8/23/2009
Gli Stati Uniti monitorano la Birmania sulle sanzioni contro la Corea del Nord
Agence France Press - Un diplomatico americano ha detto venerdì che Washington sta tenendo d’occhio l’impegno preso dalla Birmania di mettere in atto le sanzioni dell’ONU contro la Corea del Nord, dopo il resoconto di una possibile cooperazione nucleare tra le due nazioni asiatiche.                 

Il mese scorso il Segretario di Stato degli Stati Uniti Hillary Clinton ha salutato la promessa del  regime di attenersi alla risoluzione ONU sulle sanzioni, in seguito ad uno dei rari incontri tra gli Stati Uniti e i funzionari birmani ad un summit asiatico.  
Ma i resoconti che nelle ultime settimane avevano detto che Pyongyang stesse aiutando la Birmania a costruire un reattore nucleare segreto e un sito d’estrazione di plutonio, e a costruire una bomba in cinque anni, avevano provocato le preoccupazioni dell’intera regione.                  

“Il governo birmano ha firmato un impegno durante l’ASEAN Regional Forum a Phukhet per mettere in atto la risoluzione” ha affermato a Bangkok l’Ambasciatore Philip Goldberg, coordinatore statunitense per l’attuazione delle recenti sanzioni ONU contro la Corea del Nord.                  

“Speriamo e ci attendiamo che così sarà, ma è qualcosa che ha bisogno di un ulteriore discussione” ha detto ai giornalisti. I funzionari statunitensi hanno parlato della Birmania usando il nome di Burma.               

Goldberg si trovava a Bangkok come tappa di un giro dell’Asia che puntava a rafforzare il sostegno alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU approvata in Luglio in risposta al test nucleare sotterraneo della Corea del Nord del 25 maggio e i successivi lanci missilistici.                   

Le sanzioni più dure includono ispezioni più severe ai cargo sospettati di contenere materiale sensibile, un embargo sulle armi più stretto e nuove disposizioni finanziarie per tagliare tutti i redditi dei settori nucleare e missilistico che fanno a capo a Pyongyang.                   

Goldberg ha detto anche che la Birmania ha l’obbligo di aderire alla risoluzione sulle sanzioni in quanto membro delle Nazioni Unite.                

“Continueremo a verificare che ognuno si attenga agli obblighi” ha detto Goldberg.              

Sospetti sulla Birmania e la Corea del Nord sono aumentati nel mese di Giugno dopo che un cacciatorpediniere americano ha cominciato a tracciare una nave sospetta nordcoreana che si diceva puntare verso la Birmania. La nave alla fine è tornata indietro in Corea del Nord.                 

Goldberg ha anche riconfermato i commenti fatti a Singapore richiedendo alle istituzioni finanziarie dell’Asia sud-orientale di monitorare le transazioni che potrebbero aiutare i programmi nucleari e balistici della Corea del Nord.               

Nei prossimi giorni l’Ambasciatore raggiungerà la Corea del Sud e il Giappone, mentre ha già visitato Malesia, Cina, Russia e Nazioni Unite per coordinare l’impegno globale nei confronti delle sanzioni. 



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(23 Agosto 2009)