1/13/2016
Le alleanze etniche boicottano il dialogo politico
Chiang Mai, Tailandia - Un’alleanza di gruppi armati etnici che non hanno firmato gli accordi di cessate-il-fuoco di ottobre hanno annunciato che non parteciperanno all'imminente dialogo politico.
I non-firmatari, membri del Consiglio Federale delle Nazionalità (UNFC), sono stati invitati unicamente ad assistere al dialogo, che si terrà il 12 gennaio a Naypidaw.
Più di 700 rappresentanti  di gruppi armati non statali insieme al neonato Comitato Misto dell’Unione per la pace e il Dialogo (UPDJC), sono stati chiamati a riunirsi per cinque giorni nella capitale.
L’UNFC ha boicottato la firma dell’Accordo di Cessate-il-fuoco Nazionale (NCA), un patto di pace multilaterale, raggiunto tra il governo e otto dei più di venti gruppi etnici armati non statali in Birmania, il 15 ottobre dell’anno scorso. Il gruppo si è astenuto a causa del rifiuto, da parte del governo, ad ammettere  tre gruppi ribelli alleati all'accordo: Esercito Arakan, Esercito di Liberazione Nazionale Ta’Ang e L’Alleanza Armata Democratica Nazionale del Myanmar, della travagliata regione orientale del Kokang. Il portavoce dell’UNFC, che è anche capo del Consiglio Nazionale Arakan, si dopo un incontro tenutosi giovedì ha dichiarato:” Il gruppo ha deciso di non partecipare poiché l’NCA non è aperto a tutti”. Parlando a Irrawaddy, il portavoce ha detto che l’UNFC disapprova  le discriminazioni da parte del governo nei confronti dei non-firmatari, e, ha aggiunto, che un quadro per il dialogo redatto dai gruppi firmatari :”Non è quello che vogliamo”.
L’annuncio è arrivato sulla scia di commenti simili da parte dell’esercito dello Stato Unito dei Wa (UWSA), il più grande gruppo armato del paese, non firmatario e non facente parte dell’UNFC. Un portavoce del gruppo ha detto a The Irrawaddy che il UWSA, inoltre, si asterrà dalla scena a causa dell'esclusività del patto e seguiterà a combattere negli stati Shan e 
Kachin.
Nonostante l’insoddisfazione dei gruppi non-firmatari, i gruppi armati  che hanno preso parte all’accordo, così come gli esponenti del governo, hanno affermato di avere fiducia che il dialogo politico, soprannominato Conferenza di Pace dell’Unione, inizierà nei tempi previsti e 
prenderà piede entro novanta giorni dalla firma, come previsto.La firma della tregua rappresenta un duro colpo per l’unità dei gruppi armati del paese, e ha comportto la sospensione di due gruppi dall’UNFC – il fronte Nazionale Chin e  il Fronte di Liberazione Nazionale Pa-O – che hanno deciso di aderire.
Nonostante i diversi tentativi di riconciliazione, Tun Zaw ha detto che ulteriori negoziati, attraverso  un summit dei gruppi armati, al momento sarebbero inutili, e l’UNFC è determinata a non prendere parte al processo di pace finché non sarà aperto a tutti e per via delle operazioni governative previste.
Martedì scorso, 126 organizzazioni della società civile hanno esortato i negoziatori del governo, noto come Comitato di lavoro dell'Unione per la Pace, e gli otto gruppi etnici armati firmatari, di rinviare i colloqui di Naypyidaw a causa del conflitto in corso in Arakan, Kachin e Shan.
Il rinvio dei colloqui sembra improbabile, tuttavia, dato che l'attuale governo sarà in carica solo fino alla fine di febbraio ha reso il processo di pace fondamentale per la sua eredità. Hla Maung Shwe, consulente dell’ente governativo Myanmar Peace Center e membro del UPDJC, ha espresso la speranza che passare al dialogo potrebbe "ridurre il conflitto", 
nonostante la protesta da parte dei non firmatari.
L'attuale composizione del UPDJC continuerà il suo lavoro durante il periodo di transizione, ha detto, fino a quando il nuovo governo non assumerà il potere. La nuova amministrazione sarà dominata dalla Lega Nazionale per la Democrazia (Nld), presieduta da Aung San Suu Kyi, pubblicamente impegnata a rendere il processo di pace la sua priorità assoluta.
In seguito al trasferimento di potere, 11 dei 16 membri dell’UPDJC  - rappresentanti il governo e il parlamento- saranno sostituiti , mentre cinque delegati militari rimarranno come designati, ha dichiarato Hla Maung Shwe.
L’UPDJC si riunirà il 9 gennaio a Naypyidaw per una conferenza finale prima dell'inizio della Conferenza di Pace dell'Unione.


                                                                     



                                    
                                                                              
tradotto da GIUSEPPE DE GREGORIO