Cittadini cinesi e birmani intrappolati nello Stato Kachin a causa di scontri tra esercito e insorgenti.
sequestrati funzionari di polizia, persone senza documenti bloccate. i negoziati per la pace sospesi a settembre.

Cittadini cinesi e birmani sono rimasti intrappolati nello stato Kachin al confine con il sud della Cina, a causa degli scontri armati tra l’esercito birmano e i ribelli del  Kachin Independence Army (KIA). I cittadini cinesi comprendono minatori di miniere d’oro e taglialegna della miniera a cielo aperto nella città di Hpakant, la più grande per l’estrazione di giada. Un funzionario dei servizi ribelli ha dichiarato al Global Times, che le persone intrappolate hanno scarsità di cibo ed acqua e nessun sostegno medico. Un funzionario del consolato cinese ha dichiarato in un reportage televisivo, che il ministero degli esteri stava verificando il rapporto e che nessun cittadino cinese aveva chiesto assistenza. Il reportage sostiene che nel tentativo di interrompere il traffico illegale tra i due stati, la Birmania ha rafforzato la sua presenza lungo il Passo Kambaiti, al confine con la Cina. Secondo il Global Times, questa decisione potrebbe interrompere il transito di cinesi senza documenti, che vogliono rientrare in Cina.  Alcune di queste persone potrebbero essersi nascoste in abitazioni locali o nella foresta dell’area, nota per il fiorente traffico illegale di giada verso la Cina. I dialoghi di pace tra i gruppi ribelli e il governo semi civile, iniziati nel 2011 dopo circa 50 anni di dittatura militare si sono interrotti a settembre scorso, senza alcun accordo. Il gruppo KIA ha imbracciato le armi nel 1961 ed è il secondo  gruppo armato più grande della Birmania. Nell’ultimo periodo sporadici scontri armati sono iniziati a Phakant. Gli scontri sono iniziati tra 600 militari governativi, con armi pesanti ,e i militari del KIA. Alcune migliaia di persone sono rimaste intrappolate nel villaggio di Aungbarlay e tre funzionari di polizia sono stati portati via dal KIA e non sono stati rilasciati a causa degli scontri. Secondo la radio di stato e la TV, il KIA ha lanciato  attacchi con granate e mine verso i punti in cui si concentra l’esercito distruggendo anche la stazione di polizia di Phakant. Inoltre il KIA ha incendiato e distrutto tre ponti sulla strada tra Moguang-Phakant  bloccando il traffico. Il governo ha accusato il Kia di aver minato la pace e la tranquillità della regione allarmando le popolazioni a causa dell’incremento degli scontri. Un attacco è stato sferrato su un convoglio che trasportava il ministro dei trasporti U Kamann Du Naw. Una squadra del Kia ha sparato in aria sul convoglio e anche se il ministro è stato liberato e gli è stato concesso di continuare il suo viaggio, tre funzionari di polizia che scortavano il ministro sono stati presi in ostaggio con le armi e munizioni. Le autorità regionali hanno cercato di negolziare il rilascio dei tre ostaggi.