7/16/2009
Raddoppiano le vittime di mine in Birmania
Democratic Voice of Burma - Un gruppo impegnato nella campagna contro le mine ha riferito ieri che il numero delle persone uccise dalle mine in Birmania è aumentato nell’ultimo anno, mentre i sopravvissuti affrontano sempre più difficoltà nel ricevere assistenza.  

Secondo l’International Campaign to Ban Landmines (ICBL), il numero delle vittime che non hanno accesso alle cure mediche è "signicativo" (n.d.r. “substantial”).
La Birmania è solo uno dei 17 Paesi che si è astenuto dal votare la risoluzione ONU del 2005 che bandisce l’uso delle mine. Ugualmente, lo State Peace and Development Council (SPDC) non è entrato a far parte del Trattato per la messa al bando delle Mine.             

Gli ultimi dati sulle vittime di mina in Birmania erano stati raccolti dal Landmine Monitor nel 2007 e mostravano un aumento del 90% rispetto al 2006.              

Gli organismi di controllo internazionale hanno anche detto che l’uso dei civili come sminatori, nel senso che spesso camminano di fronte alle pattuglie militari per fare in modo che le unità militari non vengano colpiti dalla mina, è prevalente.             

“E’ stato riferito per anni che loro hanno usato lavoratori forzati per camminare di fronte ai soldati” ha detto David Mathieson, Analista della Birmania di Human Rights Watch.               

“I civili nelle aree di conflitto sono usati a seconda dell’unità militare. Questa non è una politica chiara. E’ una pratica, e perciò dipende dall’unità e dal comandante in capo”.               

Le vittime di mine, soprattutto dallo Stato Karen, che è pieno di mine, posizionate sia dall’esercito birmano che dall’opposta Karen National Union, spesso valicano il confine thailandese per ricevere cure.             

“Circa il 60/70% delle vittime di mine che riceviamo sono civili” ha detto il Dr. Synthia Maung della Clinica Mae Toe, nella città di confine di Mae Sot, aggiungendo che il dato “include donne e bambini”.           

Secondo il Landmine Monitor, in Birmania 47 persone sono morte nel 2007 per le mine, dalle 20 dell’anno precedente, sebbene questi dati non siano definitivi. Più della metà degli Stati e delle province birmane è inquinato dalle mine.                

Gli unici gruppi armati in Birmania che ha ratificato il Trattato per la messa la bando delle Mine sono “gruppi molto piccoli che probabilmente non possono permettersi economicamente le mine”, ha detto Mathieson.               
Organizzazioni non governative come Medici Senza Frontiere si sono ritirate parzialmente dalla Birmania a causa delle restrizioni imposte dal governo nell’accesso alle vittime delle mine.              

“Non vedo davvero nessun cambiamento nell’SPDC o nei più importanti gruppi ribelli nello sradicare l’uso delle mine” ha detto Mathieson.              

“La maggior parte di loro è pesantemente dipendente dall’uso di mine e di esplosivi più o meno improvvisati”. 




(Puoi leggere l'articolo in originale su Democratic Voice of Burma)


(16 Luglio 2009)