7/7/2015
Risoluzione sulla violazione dei diritti umani dei Rohingya adottata dal Consiglio ONU per i Diritti Umani
la Risoluzione proposta dall'OIC e approvata senza voto è stata respinta dal governo birmano

KUALA LUMPUR,

 

Il Consiglio ONU per i Diritti Umani ha adottato una risoluzione sulla Birmania dal titolo “situazione dei diritti umani dei mussulmani Rohingya e di altre minoranze in Birmania”.

La risoluzione è stata  proposta dall’ Organisation of Islamic Cooperation (OIC).
Secondo una dichiarazione dell’OIC, l’adozione della risoluzione da parte della comunità internazionale, senza un voto,  ne rafforza il suo contenuto, in particolare da parte degli stati membri del Consiglio per i Diritti Umani,

Nella dichiarazione si afferma che: "la risoluzione proposta dal Pakistan a nome dell’OIC condanna le violazioni sistematiche dei diritti umani e gli abusi commessi nello Stato Rakhine in particolare contro i Rohingya e fa appello al governo della Birmania perché assicuri la protezione dei diritti umani nei confronti di tutte le persone in Birmania, compreso i mussulmani Rohingya.”

La risoluzione fa appello al governo perché adotti tutte le misure necessarie per mettere fine a tute le forme di violazione dei diritti umani, comprese quelle contro i mussulmani, con l’effettuazione di un’ indagine completa, trasparente ed indipendente su tali violazioni. E chiede altresì al governo di adottare tutte le misure necessarie per prevenire la discriminazione e lo sfruttamento, compreso il traffico dei mussulmani Rohingya e di altri soggetti, affrontando le cause primarie. La risoluzione auspica che il governo assicuri il ritorno di tutti i rifugiati che sono stati spostati forzatamente e assicuri la piena cooperazione con tutte le parti e il pieno accesso all’assistenza umanitaria nei confronti delle persone colpite e delle comunità. L’OIC vorrebbe che il governo attui i vari accordi di cooperazione che devono essere ancora implementati tra le autorità della Birmania e la comunità internazionale per la distribuzione degli aiuti umanitari in tutte  le zone colpite, incluso lo Stato Rakhine, senza alcuna discriminazione.  I 57 stati membri dell’OIL sperano che la Birmania assuma le misure  necessarie alla attuazione della risoluzione per alleviare le sofferenze dei Rohingya, descritti come una delle minoranze più perseguitate al mondo.