1/9/2007
La Birmania deve rimanere una priorità. Lo ha dichiarato la UE.
A seguito di incontri con il Segretario Generale dell'ONU Bank Ki-moon
e il suo inviato in Birmania Ibrahim Gambari, Piero Fassino ha
dichiarato che si è trovato un terreno comune in particolare rispetto
al bisogno di ottenere il sostegno di tutti i paesi asiatici chiave per
le pressioni diplomatiche al fine di assicurare un dialogo politico tra
il regime e l'opposizione.
il diplomatico italiano ha sottolineato
il rischio che la crisi birmana sia eclissata dalle crisi emergenti in
altre parti del mondo, come il Pakistan e il Kenya.
"questa è una
situazione che vorremmo evitare ha dichiarato" "vogliamo mantenere la
Birmania al centro della agenda della comunità internazionale... il
nostro comune obiettivo è di sbloccare la situazione che oggi appare
in stallo".
Fassino ex ministro della giustizia italiano che è stato
nominato come inviato speciale per la Birmania il novembre scorso, ha
dichiarato che la sua azione si svolge in coordinamento con Ban
Ki-moon.
ha aggiunto inoltre che uno degliobiettivi chiave rimane
la liberazione della leader birmana Aung San Suu Kyi e degli altri
prigionieri politici e che intende visitare l'India, l'Indonesia, la
Tailandia, il Vietnam nei prossimi due mesi dopo il viaggio a dicembre
in Cina per sostenere una pressione coordinata nei confronti della
giunta militare.
Anche Gambari ha programmato un viaggio a breve a
Delhi e a Pechino prima della visita programmata in Birmania. Nel corso
di una recente missione in Asia Gambari ha dichiarato che il mondo sta
perdendo la pazienza a seguito degli scarsi progressi verso la
democrazia in Birmania