Stiglitz consiglia al regime di usare i proventi di petrolio e gas più saggiamente – Articolo di Ba Kaung
THE IRRAWADDY - l Premio Nobel per l’Economia Joseph
Stiglitz ha dichiarato, durante un incontro presso la capitale birmana Naypydaw
che i proventi di petrolio e gas, se ben usati, potrebbero aprire una nuova
fase per il Paese.
Se non valorizzate, queste importanti opportunità andranno sprecate, ha detto il famoso
economista all’incontro “Rifare della Birmani a la coppa di riso dell’Asia”. L’incontro
è stato organizzato dal
United Nations Economic and Social Commission for Asia
and the Pacific (ESCAP) e i Ministri birmani dell’Agricoltura e Irrigazione e
il Ministro per la Pianificazione Nazionale e lo Sviluppo Economico.
Un comunicato delle Nazioni Unite riferisce l’ex capo della Banca
Mondiale ha sottolineato come politica ed economia siano inseparabili. Prima
della sua visita, alcuni analisti si sono interrogati sul valore di fare
consigli economici ai Generali che hanno una reputazione pessima in fatto di
capacità di ignorare gli input degli esperti.
Affinchè la Birmania assuma un ruolo a
livello mondiale e possa raggiungere piena stabilità e sicurezza
ci devono
essere partecipazione diffusa e processi inclusivi, ha detto Stiglitz.
L’economista
ha anche chiesto con urgenza al governo birmano di promuovere l’accesso al
credito agricolo, incrementare l’accesso a semenze e fertilizzanti, aumentare
in modo drastico la spesa nella sanità e nell’educazione e creare posti di
lavoro ben pagati in agricoltura per stimolare lo sviluppo, aumentare i salari
e dare una scossa ai consumi.
I media di stato non hanno fatto menzione
delle parole di Stiglitz sul rapporto tra economia e politica.
Un rapporto ufficiale da Naypydaw ha
citato il Generale Htay Oo, Ministro dell’Agricoltura e Irrigazione, che
affermava che la Birmania sta sperimentando gli effetti del cambiamento
climatico, dei disastri naturali e di un sistema commerciale internazionale
ingiusto.
Gli economisti hanno individuato un’ampia
gamma di criticità affrontate dagli agricoltori birmani e dell’intera economia
rurale.
Gli agricoltori birmani sono
costretti a vendere quote stabilite di riso al governo. Un economista birmano,
basato in Thailandia, ha detto che sebbene il regime abbia annunciato l’abolizione
di questo sistema di quote nel 2003 e la possibilità per gli agricoltori di
commerciare i propri prodotti liberamente, tutto è stato riconfermato appena un
anno dopo. Gli agricoltori devono ancora vendere quota stabilite di riso al
governo e all’esercito, ha continuato l’economista.
“Il
governo forza inoltre gli agricoltori a coltivare zucchero di canna e arachidi
che sono spesso incompatibili con quello che la terra può produrre” ha
aggiunto.
Mentre gli agricoltori non hanno accesso ad un vero e proprio sistema di
credito che gli renda possibile l’acquisto di strumenti critici come i
fertilizzanti o i trattori, subiscano anche la confisca di terre da parte dell’esercito
e la mancanza di acqua, continua l’economista.
“Il
governo sta costruendo dighe. Ma loro sono soprattutto per l’elettricità, e
quell’elettricità ora va per la maggior parte a Naypidaw” ha aggiunto.
Un
analista ha detto che negli ultimo tempi alcune società legate al governo stanno
entrando nel settore agricolo. Sebbene queste compagnie siano libere di
esportare soffrono per la mancanza di capacità, che restringe grandemente i possibili
profitti.
“Queste
società stanno trasformando paludi in terre coltivabili, specialmente vicino a
Rangoon. Assumono agricoltori per produrre riso, ma i risultati sono scarsi perché
non ci sono le capacità” ha continuato l’esperto.
I
proventi di circa 3 miliardi di dollari che si aspettano per il 2010 dalle
vendite di petrolio e gas potrebbero essere usati per mettere in piedi un
sistema di credito per gli agricoltori, second l’opinione di Sean Tumell, un esparto
australiano di economia birmana.
L’agricoltura
rimane il settore principale dell’economia birmana, contribuendo a circa il 44%
del PIL. Circa 2/3 della popolazione vive nelle aree rurali, spesso lavorando
in piccole fattorie o come manovalanza, soprattutto nelle divisione Irrawaddy,
Pegu e Rangoon.
Gli
analisti dicono che per i iniziare un programma di microcredito in Birmania, il
governo birmano ha bisogno di garantire lo stato di diritto, la protezione
della proprietà privata e un sistema meno corrotto di quello attuale.
Durante la
sua visita di una settimana nel Paese, Stiglitz ha anche viaggiate nelle secche
terre della Birmania settentrionale e si è incontrato con persone del posto e
alcuni ufficiali. Ha anche speso una mezza giornata vicino a Pagan, secondo
quanto è stato riferito dal Responsabile Comunicazione dell’ESCAP Bentley
Jenson.
(
Puoi leggere l'articolo in originale su The Irrawaddy)
(14 Dicembre 2009)