5/11/2014
La richiesta di riforme costituzionali presentata da Aung San Suu Kyi è apprezzata dalle popolazioni del Delta dell’Irrawaddy.
Sabato scorso, nel quadro della campagna nazionale per ottenere il sostegno pubblico alla riforma della costituzione non democratica, migliaia di residenti della zona del Delta dell’Irrawaddy hanno accolto con enorme calore la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, un messaggio che è stato ricevuto positivamente dalla folla eccitata della Township di Maupin.
Sabato scorso, nel quadro della campagna nazionale per ottenere il sostegno pubblico alla riforma della costituzione non democratica, migliaia di residenti della zona del Delta dell’Irrawaddy hanno accolto con enorme calore la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, un messaggio che è stato ricevuto positivamente dalla folla eccitata della Township di Maupin.
La presidente della lega Nazionale per la Democrazia ha dichiarato nel corso della manifestazione che l’esercito birmano, conosciuto anche come Tatmadaw, dovrebbe consentire la modifica della costituzione e rispettare il volere del popolo.
“Il Tatmadaw dovrebbe lavorare solo per il popolo… Mio padre non ha costituito l’esercito perché lavorasse per gli interessi di un gruppo”. Ha dichiarato Suu Kyi facendo riferimento a suo padre, il generale Aung San, il più importante leader dell’indipendenza e fondatore dell’esercito subito dopo la II guerra mondiale. “La prima priorità dell’esercito è di rispettare i desideri del popolo” ha detto. “Non c’è bisogno che l’esercito abbia tema le idee contrastanti. Abbiamo bisogno di negoziare tutti insieme. La negoziazione per raggiungere una soluzione è la modalità con cui si lavora un sistema democratico. Decine di migliaia di persone, prevalentemente contadini si erano riuniti sabato mattina per l’evento, durato due ore, organizzato in un campo che ha offerto una certa protezione dal forte sole. Una folla festosa e molte persone indossavano abiti rossi e bianchi, i colori dell’NLD, agitando le bandiere con il simbolo del partito, il pavone da combattimento. Una giovane ragazza sul podio ha cantato una canzone sulla vittoria di Aung San Suu Kyi nelle prossime elezioni del 2015 e per la presidenza della repubblica.
Aung San Suu Kyi non ha menzionato la questione della presidenza, ma ha attaccato la costituzione, descrivendola come un vincolo non democratico sul popolo birmano. “sottostare a questa costituzione è ancora più caldo che stare sotto questo sole. Quindi per potere essere in grado di vivere una condizione migliore, il nostro popolo ha bisogno di essere coinvolto in un movimento per l’emendamento della costituzione.” Ha dichiarato. “Il potere dovrebbe essere nelle mani del nostro popolo e non in quelle di un piccolo gruppo”. Il messaggio ha prodotto una reazione efficace da parte della folla, che quando interrogata da Suu Kyi sul possibile sostegno alla riforma costituzionale quasi tutti hanno sollevato le loro mani in aria.
Una donna tra la folla battendo le mani urlava: “questo vuol dire molto per noi!” e poi ha aggiunto “Oh, sembra ancora così giovane e carina” riferendosi ad Aung San Suu Kyi. Dall’inizio del 2013 Suu Kyi ha iniziato a fare pressioni pubbliche per la modifica della costituzione, ma il partito di governo USDP è stato sempre riluttante a collaborare, mentre i militari hanno dichiarato che vogliono che la costituzione rimanga intoccata. A febbraio la leader dell’NLD ha annunciato che si sarebbe alleata con gli attivisti della organizzazione molto rispettata denominata “generazione 88 in modo da lanciare un movimento popolare per forzare la riforma della costituzione in vista delle elezioni del 2015. Nei recenti mesi la leader è intervenuta alle manifestazioni per chiedere al pubblico birmano il sostegno ed insieme al leader della Generazione 88 sta programmando di tenere grandi manifestazioni a Rangoon e Mandalay la prossima settimana. La costituzione è stata stilata dai militari nel 2008 e ratificata con un referendum farsa tenutosi solo pochi giorni dopo che il ciclone Nargis aveva colpito il paese. La costituzione da all’esercito il controllo su un quarto del parlamento, l’immunità dai crimini commessi durante il regime militare, e impedisce ad Aung San Suu Kyi di diventare presidente della repubblica perché i suoi figli hanno la cittadinanza inglese. La costituzione stabilisce inoltre che gli emendamenti chiave possono essere approvati solo con il sostegno del 75% del parlamento, una clausola che da all’esercito il potere di veto sulle riforme.