06/06/2009
Lavoro forzato per costruire il muro che divide Birmania e Bangladesh
Kaladan Press – Un piccolo imprenditore, che vuole rimanere anonimo, ha raccontato come l'uso del lavoro forzato stia aumentando nella Città di Maungdaw, a causa della costruzione della recinzione sul confine tra Birmania e Bangladesh, dopo che il Ciclone Ayla ha devastato l’area.               

La tempesta e le onde hanno distrutto quasi l’80% delle strutture per i gamberetti ma anche le barriere e i muri che sono stati recentemente completati sul confine tra Birmania e Bangladesh per la recinzione, ha continuato il proprietario dell’impianto per i gamberetti.  
L’esercito, accompagnato dalle forze di sicurezza di confine della Birmania (Nasaka) ha recentemente ordinato ad ogni villaggio della provincia di Maungdaw di provvedere ad almeno 100 lavoratori per quattro giorni di lavoro al cantiere, senza nessuna paga e con la richiesta di portarsi il cibo da casa. L’autorità aveva già fatto la stessa richiesta ad altri villaggi delle province di Padaung e Donkhali. Appena completati i quattro giorni di lavoro, i lavoratori forzati devono ritornare a casa e un altro gruppo li deve sostituire per altri quattro giorni, ha riferito un insegnante.               

D’altra parte, secondo un negoziante del posto, le autorità si sono preoccupate di chiamare altri lavoratori per la costruzione del muro da altri posti, come Buthindaung e Rathendaung, o da altri villaggi. Ma a questi ultimi è stata garantita una paga compresa tra i 1,500 e i 2,000 Kyat al giorno, a seconda delle rispettive capacità.               
La costruzione del muro tra Birmania e Bangladeh è causa di molte difficoltà per la gente del posto, nella provincia di Maungdaw, e il lavoro forzato sta aumentando.              

Inoltre, ieri, le autorità hanno distribuito 2 acri di terra a famiglie di coloni, che sono stati trasferiti qui dallo Stato Arakan. Queste terre sono state confiscate ai Rohingya per darle ai Natala. Questa scelta ha innervosito i Rohingya, ha detto un ex-funzionario del posto, che ha chiesto però di rimanere anonimo. 


(Puoi leggere l'articolo in originale su
http://www.burmanet.org/news/2009/06/05/kaladan-press-forced-labour-increases-in-maungdaw-township/ )

6 Giugno 2009