Scavando i tunnel – DVB pubblica una nuova inchiesta sul progetto che lega Birmania e Corea del Nord
Le fotografie pubblicate da DVB
mostrano anche consulenti della Corea del Nord in Birmania fare formazione alle
controparti birmane in merito alla costruzione di tunnel.
C’è chi suggerisce che il progetto
includa preparativi per resistere ad attacchi nucleari o chimici, che seguono
i report della scorsa settimana secondo i quali i tunnel sono ricoperti di
materiale a prova di bomba. In ogni caso, non ci sono prove a riguardo.
Nelle diverse sezioni dei tunnel, ci saranno anche locali per conservare le batterie anti-missile e i carri armati.
Il progetto, il cui nome può essere
tradotto come Operazione Strategica della Milizia del Popolo, comprende un
network esteso di tunnel in tutto il Paese.
I documenti tecnici rivelano che
nei pressi della remota capitale birmana Naypyidaw c’è un tunnel che si crede
ospiti o un quartier generale di un commando per operazioni militati o un’industria
per la produzione di armi d’avanguardia.
Il cantiere è vicino alla strada
che va da Pyinmana a Pinlaung, tra Kathedoo North e Kathedoo Sud ed è stato
costruito per tenere più di 1.000 soldati per molti mesi.
L’interno è diviso in stanze capaci
di raccogliere molte persone. Lavori per il riempimento degli scavi
e progetti di riforestazione sono stati invece condotti per camuffare le entrate.
Ancora non sono noti i dettagli su chi è
stato l’intermediario delle transazioni tra Birmania e Corea del Nord. Si sa
però che cinque società birmane - Htoo Trading, Kambawza, Asia World, Aden and
Shadinge Thanlwin – hanno garantito i macchinari per scavare i tunnel.
Htoo Group, società del gruppo Htoo
Trading ha il controllo sulla campagnia birmana Air Bagan.
I docuementi riveano anche che la
sicurezza a Rangoon è stata rimescolata con attenzione e rafforzata rispetto al
recente passato in vista di una possibile invasione straniera. E’
soprattutto per questa ragione che la capitale è stata spostata nel 2005 da
Rangoon a Naypidaw, 350 miglia più a nord.
Sei regioni militari sono state
sviluppate a Rangoon per contrastare l’”aggressione straniera”. I tunnel
costruiti in questa regione sono ben camuffati e capaci di nascondere le truppe
in cado di emergenza. Per quanto riguarda l’interno dei tunnel, ci sono sia piani per farne riserve di cibo oppure per trasformarle in imprese, insieme a industrie,
armi e munizioni e ospedali.
Questi tunnel verranno controllati
da una serie di centri di comando sotterranei interconnessi da un elaborato network di fibre ottiche. Il network metterà in
contatto i quartier generali alle singole unità operative.
Basato su documenti d’intelligence, servizi di chiusura
automatica, strumentazione per l’inalazione di gas letale e sensori di fumo, nel tunnel ci sarà l'energia elettrica ordinaria che fornirà le linee
elettriche nel tunnel, insieme ad un sistema di ventilazione che secondo l’ordine
d’acquisto dovrebbe provenire dalla Corea del Nord.
Per ragioni di sicurezza, il palazzo
più vicino ai cantieri è usato per ospitare le guardie. Palazzi residenziali e
uffici governativi sono costruiti all'inizio del tunnel, vicino alle entrate.
La visita segreta del generale
Thura Shwe Mann, terzo in commando nella giunta militare, insieme ad altri
18 ufficiali militari di altissimo grado in Corea del Nord, nel Novembre del
2008, è un altro indicatore di come i due Paesi abbiano cooperato.
Durante la
visita di Shewe Mann e del Capo delle Forze Armate Generale Km Gyaok-sik, è stato
firmato il
Memorandum di Understanding per una futura collaborazione. La
delegazione birmana ha anche visitato un’industria militare che si trova sotto
terra, vicino a Pyongyang.
Il governo della Birmania
pubblicizza continuamente lo sviluppo delle infrastrutture come strade, dighe,
ma ha mantenuto il progetto molto segreto.
Nonostante i volumi di investimenti che la Birmania
sta facendo nel campo della propria sicurezza - si pensi al 40% del budget annuale impiegato per le spese militari –ad oggi il Paese non ha
nemici esterni.
(
Puoi leggere l'articolo o vedere numerose foto sui cantieri visitando il sito di Democratic Voice of Burma)
(6 Luglio 2009)