01/06/2009
Soldati stuprano una donna nello Stato Karen, così denunciano gli abitanti del luogo – Articolo di Saw Yan Naing

IRRAWADDY - Uno stupro di gruppo contro una donna di etnia Karena è stato commesso dai soldati dell’esercito birmano nello Stato Karen nella Birmania orientale: così denunciano gli abitanti del posto.

La Karen Information Center - un’organizzazione karena – riporta quanto affermato dagli abitanti della città di Kawkareik che denunciano che una donna karena di 30 anni è stata presa dalla sua fattoria e portata nella giungla e lì violentata da soldati dell’ Infantry Battalion 283, comandato dal Capitano Htay Win, il giorno 25 maggio.

Nel suo articolo sul New York Times, il 27 maggio, uno dei precedenti Relatori Speciali delle Nazioni Unite per i Diritti Umani in Birmania, Sergio Pinheiro, ha chiesto con urgenza al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di procedere ad un’inchiesta sui crimini contro l’umanità in Birmania commessi dall’esercito del regime.          

Pinherio ha detto che negli ultimi vent’anni, le minoranze etniche in Birmania – più di un terzo della popolazione – non hanno ricevuto abbastanza attenzione dal mondo, aggiungendo che “Affinché il processo di riconciliazione nazionale avvenga un successo, la questione delle minoranze deve essere affrontata”.       
Nel 2007, la Karen Women’s Organization (KWO) ha rilasciato il dossier: “State of Terror”, sottolineando la campagna di abusi contro le donne nello stato kareno, compresi stupro, tortura e lavoro forzato.           

Il KWO ha riferito di aver documentato più di 4000 casi di abusi, tra cui stupri, assassino, tortura e lavoro forzato negli ultimi anni in più di 190 villaggi ad opera delle truppe di più di 40 diversi battaglioni dell’esercito. La maggior parte delle violazioni dei diritti umani si situa tra la fine del 2005 e il 2006.              
Molti degli abusi sono avvenuti durante l’offensiva militare nella Birmania orientale a partire dai primi mesi del 2006, quando sono state sfollate più di 25.000 persone e in migliaia sono stati costretti a cercare salvezza sul confine con la Thailandia.            

Il passato Relatore delle Nazioni Unite per i diritti umani ha anche chiesto al Consiglio di Sicurezza di costituire una commissione di inchiesta per i crimini contro l’umanità e la diffusa impunità che c’è in Birmania.              

Nel frattempo, Zipporah Sein, Segretario genearle della Karen National Union, ha ditto che è tempo perchè il COnsiglio di Sicurezza compia un’azione contro l’uso sistematico da parte del regime birmano dello stupor nell’aree delle minoranze etniche.            

Pinherio ha anche detto di aver ricevuto un dossier nel 2000 che stimava in 625 il numero di donne violentate nello Stato Shan in un periodo di 5 anni. Tuttavia, in nessun caso c’è stata una condanna.       

Il passato Relatore Speciale delle Nazioni Unite ha detto che nel Dicembre 2008 un soldato è andato in un stato di etnia karen nella Birmania orientale, rapendo, violentando e uccidendo un bambina di 7 anni. Le autorità si sono rifiutate di arrestare il soldato; gli ufficiali hanno invece minacciato i genitori di venir puniti qualora non avessero accettato una ricompensa in denaro per calmare la faccenda.      

Durante gli ultimi quindici anni, l’esercito birmani ha distrutto più di 3.300 villaggi in una sistematica e diffusa campagna per soggiogare i gruppi etnici, ha detto Pinheiro. I report delle Nazioni Unite indicano che i soldati birmani hanno arruolato bambini soldato, usato i civili come sminatori e forzato migliaia di persone a lavorare come schiavi, ha concluso.

(Puoi leggere l'articolo in originale su http://www.irrawaddy.org/article.php?art_id=15799)

1 giugno 2009