23/02/2010
Società sudcoreana firma un accordo sul gas con la Birmania del valore di 1.4 miliardi di dollari
Democratic Voice of Burma – Heavy Industries ha dichiarato di aver siglato questo martedì  un accordo del valore di 1.4 miliardi di dollari con una società sudcoreana per sviluppare un bacino di gas naturale nel Paese comandato dalla giunta.

Hyunday Heavy, il più grande armatore del mondo, ha siglato un accordo con la società Daewoo International per costruire sia impianti offshore che onshore nell’ambito del progetto Shwe nella Birmania nordoccidentale entro il 2013. La Daewoo International ha accettato di fornire gas proveniente da quello stesso bacino alla Cina, a partire dal maggio 2013, attraverso un gasdotto.  
Il progetto produrrà 15 milioni di metri cubi di gas al giorno per un periodo che va dai 25 ai 30 anni. Si stima che il bacino contenga infatti tra il 4.5 trilioni e i 7.7 trilioni di feet (n.d.r. piedi – unità di misura dei paesi anglosassoni) cubi di gas.

La Hyundai Heavy costruirà una piattaforma offshore di 40,000 tonnellate, un sistema di produzione sottomarino, alcuni gasdotti, un terminal sulla costa, un molo e una base di rifornimento.          

 “Il progetto aiuterà a rafforzare la partnership tra la Hyundai Heavy e la Daewoo International”, ha dichiarato il CEO della Hyundai Heavy, Byung-Wook, in un comunicato, aggiungendo che la sua società si aspetta richiesta aggiuntive da parte della Birmania.                 

La Birmania, che è sotto il potere militare dal 1962, è sotto sanzioni economiche da parte degli Stati Uniti e l’Europa a causa delle violazioni dei diritti umani e della detenzione, ormai da molto tempo, della leader democratica Aung San Suu Kyi.                                          

L’impatto delle sanzioni tuttavia è stato indebolito dall’azione dei Paesi vicini, come Cina, India e Thailandia che hanno speso miliardi di dollari per una porzione delle riserve di petrolio e di gas del Paese.               

Un rapporto da parte di gruppi per i diritti umani in Giugno riferisce che il governo sudcoreano non è minimamente riuscito a garantire che le società nazionali siano rese responsabili per gli abusi legati allo sviluppo del gas naturale in Birmania.                   

Il rapporto, elaborato da Earth Rights International e dallo Shwe Gas Movement, dichiara che il progetto del gas è già responsabile di trasferimenti forzati e altre violazioni dei diritti umani. Le comunità di base che hanno criticato quanto avvenuto, hanno subito arresti in modo arbitrario e conseguente detenzione.              



(Puoi leggere l'articolo in originale su Democratic Voice of Burma)


(23 Febbraio 2010)