22/07/2009
Clinton: Liberate Aung San Suu Kyi e gli Stati Uniti potranno investire in Birmania - Articolo di Wai Moe

Irrawaddy – Se la giunta militare birmana rilascerà il Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, gli Stati Uniti d’America punteranno ad espandere le proprie relazioni con la Birmania, anche in termini di investimenti. Queste le parole del Segretario di Stato Hillary Clinton mercoledì a Phukhet.  

“Stiamo chiedendo il rilascio di Aung San Suu Kyi, che noi riteniamo molto importante. E’ davvero cruciale che venga liberata da ogni capo d’accusa” ha detto ai giornalisti durante una conferenza stampa.

“E qualora venisse liberata, si aprirà l'opportunità, almeno per quanto riguarda il mio Paese, di espandere le relazioni con la Birmania, anche in termini di maggiori investimenti. Ma ora tutto è nelle mani della leadership birmana” ha aggiunto la Clinton.           

L’Amministrazione Clinton impose sanzioni economiche alla Birmania a partire dal 1997, impedendo di fatto nuovi investimenti nel Paese guidato dai militari.
Gli Stati Uniti misero sanzioni più dure nel 2003, proibendo le importazioni dalla Birmania, in seguito all’attacco del convoglio di Aung San Suu Kyi a Depayin da parte di delinquenti (n.d.r. thugs) sostenuti dal governo centrale.

Alla conferenza stampa di mercoledì, la Clinton ha ripetuto le preoccupazioni americane sulla cooperazione militare tra Birmania e Corea del Nord e sul tentativo di dotarsi di “armi d’attacco incluse quelle nucleari”.            

“Ci sono molti temi che la Birmania pone all’intera regione, non solo agli Stati Uniti” ha detto “Penso sia importante incoraggiare la leadership birmana ad iniziare un processo di apertura, perseguendo il modello che altri Paesi dell’Asean stanno seguendo”.              

A Bangkok, questo martedì, la Clinton aveva detto ai giornalisti che l’Amministrazione Obama è preoccupata dei crescenti legami tra i due regimi asiatici, Corea del Nord e Birmania.                 

“Sappiamo che ci sono crescenti timori sulla cooperazione nucleare tra i due Paesi, che noi prendiamo molto seriamente. Questo scenario destabilizzerebbe tutta la regione” aveva detto il Segretario di Stato “Porrebbe una minaccia diretta ai Paesi che confinano con la Birmania. E questo è qualcosa che noi, come alleati della Thailandia, stiamo prendendo molto seriamente”.           

La Clinton, che partecipa in questi giorni all’Asean Regional Forum a Phukhet, ha detto che la Birmania sta andando nella direzione opposta a quella degli altri Paesi del Sud-Est asiatico che, come gli Stati Uniti, desiderano che il governo militare in Birmania modifichi il proprio comportamento.             

La Clinton ha inoltre detto che la giunta birmana avrebbe un futuro migliore se abbandonasse l’isolamento e trattasse il proprio popolo in modo migliore.            

Durante un'intervista al “The Nation”, un network televisivo thailandese, Hillary Clinton ha detto che l’Asean dovrebbe considerare l’ipotesi di espellere la Birmania dal blocco regionale, qualora la giunta mancasse di rilasciare la leader democratica Aung San Suu Kyi.           

Prima di volare per Phukhet, la Clinton ha incontrato parecchi attivisti a Bangkok, inclusa Dr. Cynthia Maung, la nota attivista birmana e Premio Magsaysay.            

Dopo esser scappata in seguito alla rivolta del 1988, Cynthia Maung ha costruito una clinica a Mae Sot dove lei e gli operatori sanitari che operano con lei curano rifugiati e immigrati. L’ex first lady Laura Bush aveva visitato la sua clinica nell’Agosto del 2008.



(Puoi leggere l'articolo in originale su The Irrawaddy)


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