18/03/2016
ll nuovo presidente propone una riduzione dei ministeri nella formazione del nuovo governo

ll nuovo presidente propone una riduzione dei ministeri nella formazione del nuovo governo

Il neo eletto president U Htin Kyaw giovedì ha presentato in Parlamento un disegno di legge per ridurre di un terzo il numero dei ministeri, abolendone 4 e fondendone 10. La proposta è stata trasmessa due giorni dopo la sua elezione a presidente.

La proposta prevede la formazione di 21 ministeri ( di cui tre di appannaggio dei militari) e la nomina di 18 ministri. La proposta prevede anche la costituzione del Ministero per gli Affari Etnici, per sottolineare l’importanza che il governo attribuisce alle questioni etniche e per favorire la riconciliazione nazionale.

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I ministeri previsti sono: Affari Esteri, Agricoltura- Allevamento ed Irrigazione, Trasporti e Comunicazione, Cultura e Affari Religiosi, Risorse e Conservazione Ambientale, Energia e sistema elettrico, Lavoro- Immigrazione e Popolazione, Pianificazione e Finanza, Industria, Sanità, Istruzione, Costruzioni, Previdenza Sociale, Soccorso e reinserimento, Turismo e Hotel, Commercio, Informazione, Questioni Etniche, Difesa, Affari Interni, e Affari di Confine. Vengono aboliti i ministeri delle cooperative, delle ferrovie, della scienza e tecnologia, dello Sport.

La legge varata dal precedente governo di U Thein Sein, prevedeva la formazione di 36 ministeri e la nomina di 32 ministri.

Insieme alla proposta saranno presentati anche i nomi dei candidati alle cariche di ministro.

Secondo l’analisi, questa legge permetterebbe al governo di risparmiare circa 100 milioni di Kyat (equivalenti a 83,000 dollari) per ciascun ministro.

La costituzione del 2008  prevede inoltre che tre ministeri – Interni, Affari di Confine e Difesa- siano di competenza dei militari.

Sempre giovedì, dopo la sottoscrizione della proposta da parte di U Htin Kyaw  al Parlamento, è  giunta la notizia della nomina, da parte della Camera, di Aung San Suu Kyi a presidente del Comitato Congiunto di Coordinamento per lo Sviluppo delle Questioni Parlamentari.

Adesso i membri dell’NLD attendono il 30 Marzo, giorno in cui avverrà il giuramento presso il Parlamento; il passaggio di poteri invece avverrà nel Palazzo Presidenziale.