12/10/2011
liberazione dei prigioneri politici insufficente e volta solo a ridurre la pressione internazionale dichiara L'Associazione per la Assistenza dei Prigionieri Politici birmani
Questo rilascio non è soddisfacente. La tempistica degli eventi di ieri è stata ben scelta per coincidere con altre preoccupazioni quali la riduzione della pressione internazionale, in particolare la Presidenza ASEAN, l' Assemblea Generale ONU e la sospensione delle sanzioni. In queste condizioni il rilascio dei prigionieri politici non può essere considerato un atto leale....

Ieri l’amministrazione di  U Thein Sein ha cercato di compiacere la comunità internazionale offrendo la sua seconda cosiddetta amnistia.

Nonostante l’annuncio fatto l’11 ottobre sul rilascio di 6359 prigionieri, non è stata data alcuna informazionone sul reale numero di coloro che sono stati rilasciati. L’AAPP ha monitorato il rilascio  dei prigionieri sino ad ora e ha appreso  che sino ad ora sono stati rilasciati  solo 207 prigionieri politici .

Molti altri importanti prigionieri politici  come Min Ko Naing, U Khun Tun Oo, U Gambira  etc. non  sono inclusi nella lista di coloro che sono stati liberati.

Questo rilascio non è soddisfacente.  La tempistica degli eventi di ieri è stata ben scelta per coincidere con altre preoccupazioni relative all’ammorbidimento della pressione internazionale, in particolare la Presidenza dell’ASEAN, la Assemblea Generale ONU e la sospensione delle sanzioni. Date queste condizioni il rilascio dei prigionieri politici non può essere considerato come un atto leale. Le amnistie da parte dei precedenti regimi sono state effettuate nei periodi nei quali vi era un aumento della pressione internazionale e sono state usate come merce di scambio, piuttosto che come cambiamento sostanziale. Il rilascio di prigionieri avvenuto questa settimana non suggerisce nulla di diverso dalle precedenti amnistie. Il regime di Thein Sein non riconosce in alcun modo pubblicamente l’esistenza di prigionieri politici. Questa non è una questione puramente semantica, piuttosto un punto che  mostra quanta onestà e trasparenza il regime di U Thein Sein vuole mostrare.

 Con il rilascio di prigionieri politici senza che siano riconosciuti  come tali, il governo pseudo civile rifiuta di dare dignità al loro rilascio e esonera  se stesso da accuse considerate illegittime.  Invece questo è un tentativo disonesto di evitare un approccio genuino alle riforme democratiche.

Un approccio più dignitoso avrebbe dovuto coinvolgere l’effettivo riconoscimento della esistenza di prigionieri politici offrendo una specifica incondizionata amnistia e non permettendo nuovi arresti arbitrari di tali prigionieri..

Oltre al riconoscimento e al rilascio incondizionato di tutti i prigionieri politici è necessario cancellare le sentenze ditutti i prigionieri politici, in modo da consentire loro di partecipare alla transizione democratica e alla riconciliazione nazionale. Se non verranno riconosciuti come prigionieri politici e senza la cancellazione delle condanne, continueranno ad essere perseguitati attraverso una repressione continua.

Mentre l’AAPP  accoglie positivamente il rilascio dei prigionieri politici è troppo presto per essere  euforici. Non dobbiamo confondere il rilasciodi pochi prigionieri politici , senza  il loro riconoscimento, con il rilascio generalizzato di prigionieri, come fosse la stessa cosa per una azione irreversibile verso la democrazia piena.

Gli avvenimenti concomitanti al rilascio di pochi prigionieri politici sottolinea la natura   falsa  delle azioni del regime e come risultato questi rilasci rimangono una barriera critica per una fase necessaria di costruzione della fiducia necessaria per la riconciliazione nazionale e la transizione democratica.

Chiediamo con urgenza alla comunità internazionale di persuadere il governo di U Thein perché riconosca l’esistenza dei prigionieri politici e attui il rilascio incondizionato di tutti i prigionieri politici in modo dignitoso.

Sein government for the recognition of the existence of political

 Assistance Association for Political Prisoners (Burma)

 

For more information:

 

Tate Naing (Secretary):    +66 (0) 81 287 8751

Bo Kyi (Joint Secretary):   +66 (0) 81 962 8713