I progetti della Giunta stanno distruggendo l’ambiente – Rapporto del BEWG
Mizzima – I cosiddetti progetti di sviluppo della giunta
militare birmana - compresa la costruzione di dighe, le esplorazioni petrolifere
e le miniere - hanno severamente danneggiato l’ambiente e determinato trasferimenti
di massa e lo sradicamento di intere comunità. Queste le conclusioni di un
nuovo rapporto.
Secondo un nuovo rapporto della coalizione Burma Environment Group (BEWG)
l’equilibrio ambientale in Birmania è stato severamente danneggiato dai progetti di sviluppo
della Giunta, che hanno portato a trasferimenti di massa, creando rifugiati e
sfollati interni (IDPs).
Il rapporto
“Accessible Alternatives: Ethnic Communities’
Contribution to Social Development and Environmental Conservation in Burma” –
che puoi trovare in allegato in fondo alla pagina – rivela i seri impatti
inflitti all’ambiente e alla vita delle popolazioni locali dagli attuali
obiettivi della Giunta.
Saw
Paul Sein Twa, un portavoce della BWEG, ha detto a
Mizzima che la distruzione
delle risorse naturali in Birmania è rapida, tanto più che il regime continua a
imbarcarsi in vari progetti, definiti progetti di sviluppo.
“I
cosiddetti progetti di sviluppo della giunta stanno diventando la principale
causa della distruzione dell’ambiente perché non considerano la gente del posto e l’ambiente ma sono determinati dal solo profitto”, ha detto Paul, aggiungendo
che questi progetti arrivano a costo della vita delle minoranze etniche che la
giunta trasferisce, a cui confisca la terra e contro cui, sempre di più, vengono perpetrate violazioni dei diritti umani.
"Il ritorno di questi progetti non è per le comunità locali ma serve solo a
rafforzare il regime” ha aggiunto.
Il
rapporto, che comprende nove casi studi su tematiche relative al
Natural
Resource Management (NRM) in diverse parti della Birmania – inclusi gli Stati
dell’Arakan, Karen, Kachin e Shan – è chiaro sul fatto che se ogni caso affronta diversi temi, tutti descrivono uno stesso
trend: le comunità hanno
sviluppato nel tempo propri sistemi di gestione delle risorse naturali capaci
di sostenere la vita e assicurare la sopravvivenza delle risorse stesse.
“Ma,
inevitabilmente, la militarizzazione e i progetti di sviluppo nell’area hanno
distrutto l’ambiente e reso impossibile per la popolazione locale di continuare
il proprio stile di vita tradizionale” afferma il rapporto.
A meno che
non ci sia una decisa inversione di questo
trend, e se la giunta birmana continua i
suoi progetti di sviluppo aggressivi, continua Paul, un pericolo drammatico
incombe sulle generazioni future.
“La comunità
internazionale, compresi i Paesi vicini, dovrebbe smettere di guardare agli
aspetti macroscopici e osservare le questioni in Birmania a livello locale,
chiedendo con urgenza alla Giunta birmana di porre fine alla perdurante
distruzione dell’ambiente” ha dichiarato Paul.
La BEWG, una coalizione di organizzazioni ambientaliste e di attiviste
(
n.d.r. tra cui Earth Rights International) nel suo rapporto porta alla luce
casi di distruzione delle foreste di mangrovie e di esplorazioni petrolifere
nello Stato dell’Arakan, lo stato di salute delle riserve forestali nello Stato
Kachin, la protezione degli alberi e dell’ambiente nello Stato Karen e la
costruzione della diga Tasang sul fiume Salween nello Stato Shan.
“Vogliamo
attirare l’attenzione sulla conoscenza e sulle pratiche delle comunità etniche capaci di assicurare una gestione delle risorse naturali equilibrata e sostenibile” ha
dichiarato Saw Paul Sein Twa.
“Se
vogliamo preservare la ricchezza ambientale in Birmania per i nostri figli, il
valore dei nostri sistemi tradizionali di gestione delle risorse naturali
dovrebbe essere riconosciuto con forza e si dovrebbe da subito assumere seri impegni per riconsiderare un loro ritorno laddove sono stati distrutti” ha concluso
il portavoce della coalizione.
(
Puoi leggere l'articolo in originale su Mizzima)
(7 novembre 2009)