26/07/2011
Nuovo rapporto lega investimenti stranieri e conflitto in Birmania – Articolo di AFP
Democratic Voice of Burma – I gruppi ambientalisti hanno chiesto con urgenza la fine degli investimenti stranieri nei progetti di sfruttamento delle risorse naturali birmane, accusando queste attività di alimentare il conflitto nelle aree delle minoranze etniche.

Secondo quanto affermato, mentre gli investimenti diretti stranieri sono schizzati verso il cielo, per esempio attraverso le grandi dighe finanziate dalle vicine Cina, India e Thailandia, non c’è un quadro legislativo decente per proteggere l’ambiente e le comunità locali nel Paese.

Gli investimenti sono “concentrati nei settori dell’energia e dell’estrazione e spesso risultano nella militarizzazione della zona e nello sfollamento delle comunità locali”, secondo le parole del nuovo rapporto del Burma Environmental Working Group (BEWG), un network di organizzazioni attiviste.

“Il controllo sopra le risorse naturali è la causa maggiore del conflitto nelle aree etniche, dove si trova la maggioranza delle risorse del Paese” afferma il rapporto.

I duri combattimenti nell’area del Kachin dell’ultimo mese, nel nord del Paese, attorno alla diga finanziata dalla Cina, dove le autorità hanno dichiarato di difendere l’infrastruttura dagli attacchi”.

“La rinnovata guerra nello Stato Kachin è un esempio di cosa la Birmania può continuare ad aspettarsi se gli investimenti stranieri diretti aumentano” ha dichiarato Paul Sein Twa del BEWG.

Il rapporto del gruppo afferma che 48 progetti idroelettrici sono in questo momento pianificati, costruiti o già esistenti sui fiumi birmani. Ma il 90% dell’energia generata da questi progetti è destinata ad altri Paese “invece che alla popolazione locale che vive con seri problemi di approvvigionamento energetico”.

Gli attivisti chiedono lo stop degli investimenti – nuovi ed esistenti – nei settori che sfruttano l’ambiente, fino a quando nuove misure non vengano istituite per assicurare uno sviluppo sostenibile e la partecipazione delle varie etnie. Il nuovo governo del Presidente Thein Sein “sta fallendo nel fare progressi su questo fronte” ha detto Paul Sein Twa.

La giunta militare birmana ha lasciato il potere ad una presunta amministrazione civile (n.d.r. nominally civilian administration) quest’anno dopo le elezioni di Novembre, che gli uomini dell’esercito hanno vinto in mezzo ad accuse di frode e brogli. Il Paese è piegato da decadi di guerra civile dall’indipendenza del 1948.


(Puoi leggere l'articolo in originale su Democratic Voice of Burma)

(26 Luglio 2011)