La Total e la Chevron fanno guadagnare 5 miliardi di dollari alla Giunta – Articolo di Francis Wade
Democratic Voice of Burma – I 5 miliardi di dollari generati per la
Giunta militare birmana da due delle più grandi società petrolifere del mondo
ha indebolito l’impatto delle sanzioni contro il regime, secondo quanto detto
da un rapporto rilasciato oggi.
Questi elementi
sembrano andare contro ai tentativi delle potenze occidentali di boicottare il
regime birmano, che si dice abbia dirottato il denaro nelle banche di
Singapore, nonostante il regime governi su una economia in sgretolamento.
Le due società, il colosso francese
Total e l’americana
Chevron,
continuano ad operare su progetto Yadana, anche se entrambi i Paesi (
n.d.r. Francia
e Stati Uniti) hanno imposto sanzioni al regime.
Il gruppo di
advocacy Earth Rights International (ERI) ha rilasciato nella giornata di oggi
due rapporti che rendono pubblici i profitti legati ad un progetto che si presume
responsabile di lavoro forzato, uccisione e forti restrizioni alla libertà di
movimento di chi vive nei pressi dei cantieri.
“L’
elite militare
sta nascondendo a Singapore miliardi di dollari del popolo, mentre il Paese ha la più bassa spesa sociale dell’Asia” ha detto il coordinato dell’
ERI
Burma Project, Matthew Smith.
“Il reddito
dalla
pipeline è l’ancora di salvezza del regime, ed è una leva decisiva che la
comunità internazionale potrebbe usare per sostenere il popolo birmano”.
Dei 4.83
miliardi di dollari guadagnati fino a questo momento dal progetto “il regime ne
avrebbe occultati almeno 4.80 miliardi dal budget nazionale”, dichiara il
rapporto,
Total Impact.
Se ERI non
chiede la fine degli investimenti in Birmania, in un comunicato stampa chiede
invece alle due società di pubblicare tutti i pagamenti effettuati al governo e
chiarire se il progetto è stato complice di abusi di diritti umani.
Nonostante le recenti conferme nelle sanzioni statunitensi e europee contro la giunta birmana, queste sanzioni non coprono
il settore del petrolio e del gas. La Birmania è nota per avere una vasta
riserva di gas
offshore, che viene aggressivamente sviluppata da società
straniere, compresi cinesi e sudcoreane.
E’ il sostegno delle società
estere, soprattutto nel settore del petrolio e del gas, che viene comunemente
considerata la ragione principale per la quale le sanzioni non hanno funzionato
nel mettere pressioni al regime.
Il reddito significa che
Total e
Chevron “sono due fattori esterni decisivi nel contribuire all’intransigenza
del regime” riferisce ERI.
Un secondo rapporto dell’ERI,
Getting it
Wrong, accusa le due società di ripulire la loro immagine pubblica nascondendo
le prove degli abusi dei diritti umani connessi al progetto Yadana, che sono
iniziati nel lontano 1992.
“ERI presenta prove che la
Total
ha mentito al pubblico quando ha detto che l’
Internationale Labour Organisation
(ILO) ha certificato che la società aveva sradicato il lavoro forzato nell’area
dei cantieri” dice il rapporto, aggiungendo che l’ILO ha negato che queste
parole siano mai state pronunciate.
(
Puoi leggere l'articolo in originale su Democratic Voice of Burma)
(10 Settembre 2009)