02/12/2005
Un Rapporto pubblicato il 2 dicembre rivela Torture di prigionieri politici in Birmania, identifica I torturatori e per la prima volta la catena di comando.

Il Senatore John McCain afferma che il Rapporto mostra come la tortura in Birmania sia una politica di stato della giunta militare.
Una organizzazione per I diritti umani ha rilasciato ieri un Rapporto autorevole che dettaglia la tortura brutale e sistematica di prigionieri politici per la prima volta specifica i nomi dei responsabili diretti nel regime militare birmano e rivela inoltre l'ampiezza e la severità della pratica.

Le 124 pagine del Rapporto di Assistance Association for Political Prisoners (AAPPB), "The Darkness We See: Torture in Burma's Interrogation Centers and Prisons", sono stete pubblicate sulla spinta dell'appello lanciato dall'ex presidente Ceco Vaclav Have e da Premio Nobel per la Pace Desmund Tutu, affinché la questione birmana venga discussa al Consiglio di Sicurezza ONU.

Tale impegno ha ottenuto il sostegno dopo che la giunta si è rifiutata di attuare tutte e 27 le risoluzioni dell'Assemblea generale ONU e della Commissione ONU sui diritti umani.

Il Rapporto dimostra che la tortura di prigionieri politici è una politica di stato della giunta. Ha dichiarato il Senatore Mc Cain. I dati si basano su interviste con cinquantacinque ex prigionieri politici effettuata da AAPP. Il rapporto è suddiviso in sezioni che trattano delle varie forme di abusi fisici, psicologici e sessuali utilizzati dalla giunta. Il Rapporto illustra anche come le condizioni delle prigioni tenute volutamente trascurate e come anche l'assenza di cure mediche sia una scelta deliberata e sono incoraggiate e perpetrate dalla giunta per causare un aumento delle sofferenze dei prigionieri in aggiunta alla tortura.

Il Rapporto conclude che le prigioni birmane sono diventate istituzioni nelle quali la funzione prioritaria è deliberatamente quella di umiliare l'identità degli attivisti politici che minacciano la giunta.

Le tattiche utilizzate sui prigionieri politici includono:

- pestaggi duri che comportano spesso la perdita di conoscenza e a volte la morte.

- Scosse elettriche su tutto il corpo compresi i genitali.

- Pressione su tutto il corpo con elettrodi fino a quando la carne non viene tolta, una tattica conosciuta come la 'strada di ferro'.

- Bruciatura con sigarette e accendini

- Restrizione prolungata dei movimenti fino a molti mesi utilizzando corde intorno al collo e alle anche.

- Picchiare ripetutamente la stessa parte del corpo ogni secondo per molte ore, una tattica nota in Birmania come 'tortura Tic toc'.

Questo Rapporto, ha dichiarato Ko Tate segretario dell'AAPP 'è il primo a mostrare su ampia scala la tortura utilizzata Centri per gli interrogatori e nelle prigioni. E dovrebbe eliminare tutti i dubbi sulla severità della violazione dei diritti umani in Birmana contro coloro che sono sospettati di dissentire'. La maggior parte dei prigionieri politici in Birmania vengono arrestati per aver espresso pubblicamente o per aver indicato la loro opposizione al regime militare. La più nota prigioniera politica è Aung San Suu Kyi, nei confronti della quale la giunta ha rinnovato per altri 12 mesi gli arresti domiciliari. Centinaia di membri del suo partito sono tenuti in carcere e torturati.

Il Rapporto rivela per la prima volta la catena di comando e gli individui responsabili. Il ministro degli interni, il ministro della difesa e il ministro degli Esteri siedono in un comitato di tre persone responsabili della supervisione dei prigionieri politici secondo la legge per la tutela dello stato sezione 10/Ae B, che definisce la base 'legale' secondo la quale molti prigionieri rimangono tali. In questa capacità questi individui sono direttamente responsabili della tortura in Birmania, accanto ai loro collaboratori. La tortura portata avanti durante gli interrogatori iniziali è eseguita principalmente dal Servizio di intelligence militare che è sotto il Directorate of Defense Services Intelligence, organizzato nel Ministero della Difesa. Gli interrogatori sono condotti anche dal Bureau of Special Investigations e dallo Special Investigations Department noto anche come Special Branch, che fa parte delle forze di polizia birmane, che riportano al ministro degli interni.
Il Rapporto raccomanda che il Consiglio di Sicurezza dovrebbe prendere immediatamente in considerazione la questione della Birmania e chiede il coinvolgimento personale del Segretario Generale dell'ONU Kofi Annan, 'chiediamo alle Nazioni Unite di mettere in atto una azione significativa', ha dichiarato Ko Tate 'se non ora quando'?