13/05/2009
Silenziosi campi di sterminio in Birmania: nuovo report su campi di lavoro e di prigionia
MAE SOT (Thailandia) - L’Assistance Association for Political Prisoners (Burma) in un nuovo rapporto documenta le precarie condizioni di salute dei prigionieri politici in Birmania. Il rapporto – intitolato “Burma’s prisons and labour camps: Silent killing fields” (in allegato) – sottolinea l’impatto in termini di salute della tortura sistematica, della prigionia, dei trasferimenti nelle regioni più remote del Paese e della negazione di ogni più basilare assistenza medica per gli attivisti del movimento democratico.
Il Segretario Aggiunto
AAPP Bo Kyi riferisce: “La situazione dei prigionieri politici in Birmania è
critica. Non solo ci sono più prigionieri politici che mai, ma stanno anche affrontando
sentenze più dure. I leader sono stati trasferiti nelle regioni più remote del
Paese, dove non ci sono dottori, e sono perciò i più vulnerabili a malattie
come la malaria e la tubercolosi. Questa è una nuova e disumana strategia da
parte del regime".
Secondo il rapporto, più
di 350 attivisti sono stati sentenziati da Ottobre, e la maggior parte è stata
trasferita in campi di detenzione lontano dalle proprie famiglie. A causa della
mancanza di adeguata assistenza medica, i prigionieri politici fanno
affidamento alle proprie famiglie per medicine e cibo. D’altro canto, i
trasferimenti rendono più difficili i contatti con le famiglie.
Almeno 127 prigionieri
politici si trovano i precarie condizioni di saluto – secondo il rapporto – 19
dei quali hanno urgentemente bisogno di cure. Tra loro: il Premio Nobel per la
Pace Daw Aung San Suu Kyi, l’autore teatrale Zarganar, il sindacalista Su Su
Nway e il leader del gruppo Generazione 88 Min Ko Naing.
“Molti prigionieri
politici sono già morti in prigione. Tutto questo deve fermarsi. Il regime deve
porre fine a pratiche così crudeli e disumane e rilasciare tutti i prigionieri
politici” ha aggiunto Bo Kyi.
AAPP in questi giorni
coordina una campagna globale a favore dei prigionieri politici in Birmania,
che punta a raccogliere 888,888 firme prima del 24 maggio. Questa sarà la data
nella quale la giunta ha affermato dovrebbe rilasciare Daw Aung San Suu Kyi,
nonostante gli Stati Uniti abbiamo recentemente dichiarato che la detenzione è
illegittima anche per le stesse leggi del regime.
La petizione può essere
firmata su www.fbppn.net
Per maggiori informazioni:
Tate Naing
+66-(0)81-2878751
Bo Kyi +66-(0)81-3248935
AAPP, P.O. Box 93, Mae Sot, Tak Province
63110 Thailand
e-mail info@aappb.org,
website: www.aappb.org
(Il presente documento è una traduzione del comunicato ufficiale
AAPP)
(In allegato puoi trovare il comunicato ufficiale AAPP e il
rapporto “Burma’s prisons and labour camps: Silent killing fields”)