27/07/2009
Il lavoro forzato continua in un campo profughi kareno
Democratic Voice of Burma – Vengono riportati ancora casi di lavoro forzato, arruolamento forzato ed estorsione in un campo profughi dello Stato Karen, nella Birmania orientale, invaso nell’ultimo mese dalle truppe che sostengono la giunta.
        
Il Campo Per Har era uno dei punti chiave durante i combattimenti del mese scorso tra le truppe dell’esercito, affiancate dalla Democratic Karen Buddhist Army (DKBA) e l’opposta Karen National Union (KNU).  
Circa 4000 civili kareni sono fuggiti oltre confine verso la Thailandia. Molti di questi hanno raccontato di essere stati obbligati a lavorare come portatori per l’esercito e a camminare di fronte alle truppe di ricognizione, come sminatori.    

Il Thailand Burma Border Consortium (TBBC), di base a Bangkok, ha detto la settimana scorsa che mentre i combattimenti sono diminuiti, le storie di lavoro forzato, impiego come portatori ed estorsione di denaro, cibo e bestiame da parte della DKBA sono continuate.           

“Questi abusi continuano a far sì che sempre più persone lascino i propri villaggi e cerchino rifugio in Thailandia” continua il comunicato del TBBC, aggiungendo che altre 200 persone hanno superato il confine nelle sole 24 ore precedenti al comunicato.              

L’affollato campo di Ler Per Har ospita sfollati interni dentro la Birmania, sebbene il governo centrale abbia dichiarato che nel campo siano nascoste anche truppe KNU.                

Una fonte dal TBBC ha riferito che la DKBA sta rendendo la vita degli abitanti nella zona del conflitto “insopportabile”.       

“La DKBA viene nei villaggi e dice alle famiglie di volere i loro figli per arruolarli” ha continuato la fonte.        

“Arrivano e chiedono soldi; quando gli abitanti non possono pagare, chiedono bestiame”.       

Fare pressioni su DKBA e sulle truppe regolari affinché pongano fine al lavoro forzato e alle estorsioni è molto difficile, ha detto la TBBC. Ci sono stati degli incontri, tuttavia, per un piano di lungo termine da parte del governo thailandese per un negoziato con la DKBA e la giunta birmana, per il rimpatrio in sicurezza dei rifugiati, che in questo momento si trovano in vari luoghi sul confine.             

Secondo il comunicato del TBBC, circa 2000 persone si sono spostate da siti temporanei e dal villaggio Nu Poh per andare in un campo poco distante, sempre sul confine.           

I combattimenti tra le truppe birmane e il braccio armato della KNU, la Karen National Liberation Army (KNLA), sono iniziati il 2 giugno.        

Da allora, le truppe birmane hanno conquistato due delle basi strategiche della KNLA ma non è chiaro quante persone sono morte durante gli scontri.

Il conflitto tra l’esercito birmano e la KNU iniziò nel 1949, ed è considerato il più antico conflitto interno ancora in corso.   



(Puoi leggere l'articolo in originale su Democratic Voice of Burma)


(27 Luglio 2009)