03/01/2011
Gruppi democratici birmani chiedono il rilascio dei prigionieri politici – Articolo di Aung Myat Soe
Mizzima – Undici organizzazioni democratiche hanno rilasciato un comunicato congiunto oggi chiedendo l’immediato e incondizionato rilascio dei più di 2,200 prigionieri politici nel Paese.  

La continua detenzione degli attivisti è considerata un crimine, afferma in comunicato.

“Il rilascio incondizionato dei prigionieri politici condurrebbe alla riconciliazione nazionale e alla rimozione delle sanzioni contro la Birmania”.

All’alba del giorno dell’indipendenza che celebra 63 anni di indipendenza dalla dominazione britannica “solo la giunta e i suoi compari possono festeggiare”, aggiunge il comunicato. 

Un portavoce dei gruppi, Zarni, ha detto che voleva vedere la Croce Rossa Internazionale incontrare le famiglie dei prigionieri e dare assistenza in modo più effettivo.

I delegati della Croce Rossa Internazionale non sono riusciti a visitare i detenuti da quando nel 2006 ha dovuto ridurre le sue attività in seguito a dure restrizioni da parte del governo.

Secondo il sito web della Croce Rossa Internazionale, le autorità birmane “non hanno concesso all’organizzazione di continuare il proprio lavoro secondo le procedure applicate in tutto il mondo”. 

Il comunicato ha anche chiesto con urgenza alla comunità birmana di usare nuovi modi per fare pressioni alla comunità internazionale per la libertà dei prigionieri e per finanziare la fondazione dell’NLD nata per sostenere i prigionieri politici. 

Secondo la Assistance Association for Political Prisoners (Burma) che ha sede in Thailandia ci sono 2,189 prigionieri politici in Birmania – di cui 255 monaci, 282 studenti e 399 membri dell’NLD.  

Il comunicato è stato emesso da All Burma Monks Alliance, 88 Generation Students, All Burma Federation of Student Unions, la Arakanese Student Organisation, Rakkha Ray of Light, Rangoon Division Pro-democracy Student Organisation, 2007 Generation Student Union, Student Union (High Schools), Midland Student Organisation, All Burma Young People Union e la Saffron Generation



(Puoi leggere l'articolo in originale su Mizzima)


(3 Gennaio 2010)