6.12.23 sono 309 le vittime degli attacchi della giunta militare il 30 novembre.
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Il Governo di Unità Nazionale ha dichiarato che la giunta militare ha intensificato la campagna di atrocità contro i civili in risposta all’offensiva coordinata della resistenza lanciata nello Stato Shan settentrionale il 27 ottobre.
Il bilancio delle vittime civili durante l'offensiva è stato di 309 morti a livello nazionale il 30 novembre, poiché secondo il Ministero dei diritti umani del NUG il regime militare ha effettuato almeno 244 attacchi mirati contro civili in sette stati e cinque regioni. Almeno 413 persone sono rimaste ferite dall'offensiva. bombardamenti, attacchi aerei e sparatorie indiscriminate da parte della giunta, ha aggiunto.
Il NUG ha affermato che le truppe della giunta hanno compiuto almeno 11 massacri nelle regioni del Sagaing e Mandalay e negli stati Karenni, Rakhine e Shan solo tra il 27 ottobre e il 30 novembre.
Il maggior numero di vittime civili è stato segnalato negli stati Chin, Karenni (Kayah), Rakhine, Shan settentrionale e nella regione di Sagaing.
Nel nord dello Stato Shan, gli attacchi del regime contro obiettivi civili tra il 27 ottobre e il 30 novembre hanno ucciso quasi 100 persone e ne hanno ferite 160, secondo rapporti locali.
Nel Sagaing, almeno 67 persone sono state uccise e 69 ferite mentre le truppe della giunta bombardavano le aree residenziali come rappresaglia per gli attacchi simultanei della resistenza a sostegno dell'operazione 1027 nelle township di Kawlin, Tigyaing, Indaw e Gangaw.
Anche l’Esercito di Liberazione Nazionale di Ta’ang (TNLA) e l’Esercito di Arakan (AA) hanno accusato le forze del regime di aver schierato bombe chimiche nelle battaglie.
Nello stato Rakhine, dal 13 novembre, l.’intensificarsi dei bombardamenti del regime contro le comunità civili ha ucciso circa 60 residenti delle township di Pauktaw, Buthidaung, Mrauk-U e Ponnagyun.
Nello stato Karenni, i gruppi umanitari locali riferiscono che le vittime civili hanno superato le 140, con 76 morti e oltre 70 feriti, da quando i gruppi di resistenza hanno lanciato l’Operazione 1111 l’11 novembre per conquistare la capitale dello stato di Loikaw.
Si prevede che il bilancio delle vittime civili aumenterà poiché il regime militare continua a fare affidamento su massicci bombardamenti e attacchi aerei oltre a pesanti perdite tra le sue truppe di terra su tutti i fronti del paese.
Il NUG ha inoltre affermato che almeno 562 case, 44 edifici religiosi, 10 scuole e sette cliniche sono state danneggiate o distrutte dai bombardamenti della giunta, dagli attacchi aerei e dagli incendi dolosi nel mese fino al 30 novembre.
L’Associazione di assistenza per i prigionieri politici, che monitora la violenza della giunta, ha stimato martedì che oltre 4.200 persone sono state uccise dalle truppe della giunta dal colpo di stato militare del 2021.
 
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