14/09/2014
Decifrare il Processo di pace nel Myanmar. Una guida di riferimento 2014
Il quadro puntuale dello stato dei negoziati. Tabelle, immagini sui protagonisti, luoghi, conflitti, oppio, tensioni religiose, gruppi etnici armati. esercito
Nel 2013, il processo di pace ha avuto un andamento altalenante e in alcune aree del paese i conflitti rimangono aperti, anche se sono registrati sviluppi nei dialoghi per la pace. L’impegno alla pace da entrambe le parti e la volontà di accettare i compromessi con l’ammorbidimento delle richieste, ha garantito l’avanzamento dei negoziati e il completamento, quasi definitivo, di un testo di accordo per il cessate il fuoco. Dopo due anni di dialoghi cominciati all’inizio dell’insediamento del nuovo governo, la strategia negoziale ha avuto una maturazione da entrambi i lati, che hanno deciso di iniziare i colloqui a partire dai punti condivisi prima di affrontare questioni più sensibili connesse agli affari politici e militari. La storica conferenza tenutasi agli inizi di novembre a Laiza che ha riunito tutti i gruppi armati (Non State Actor Groups NSAG) per discutere una bozza governativa, ha rappresentato una svolta nel rafforzamento delle posizioni negoziali dei gruppi etnici armati. Il Nationwide Ceasefire Coordination Team (NCCT) è stato creato come gruppo negoziale per la gestione di tutti i negoziati per conto dell’NCA con il team del governo. Invece dei piani governativi iniziali di negoziare il cessate il fuoco singolarmente per ogni gruppo, si è scelto di lavorare per la firma di un unico testo tra tutti i gruppi. Per superare le resistenze da parte di molti gruppi a firmare il cessate il fuoco prima del completamento del dialogo politico i rappresentanti dei gruppi etnici hanno accettato una bozza governativa che include l’agenda dei colloqui politici con l’NCA.
Ciò aiuta a garantire la continuazione dei negoziati verso la desiderata autodeterminazione dopo la firma. La risposta positiva presentata alla seconda conferenza a Law Khee Lar (20-25 January 2014) la creazione di un comitato congiunto governo NSAG di elaborazione della bozza di cessate il fuoco e le frequenti riunioni con i rappresentanti del governo segnalano che le due parti si stanno avvicinando alla firma di un accordo nazionale di cessate il fuoco, anche se l’avvicinarsi dell’accordo comporta il continuo rimandare la data della firma. I i punti per il reintegro dei gruppi armati e l’assistenza alle comunità colpite dal conflitto, definiti con l’accordo a livello nazionale e statale della fine del 2011, hanno fatto giù dei passi in avanti sostenendo l’insieme del movimento per la pace, come la legalizzazione dei gruppi armati, la costruzione della fiducia, i diritti delle nazionalità etniche e la ricollocazione. L’assistenza da parte della comunità internazionale ha giocato un ruolo cruciale a sostegno della attuazione di questi ”dividendi di pace ma deve evitare che si ignorino le questioni politiche chiave che continuano a guidare il conflitto. I miglioramenti nella vita quotidiana registrati nelle comunità che hanno vissuto il conflitto è un chiaro segno dei miglioramenti realizzati. Ma se non si risolveranno le questioni politiche connesse con l’autodeterminazione molti rimarranno scettici per quanto riguarda la sincerità del governo e temono il ritorno al conflitto. Nonostante i grandi sviluppi sul fronte dei negoziati di pace, il persistente ed elevato livello di conflitto negli Stati Shan e Kachin sono causa di preoccupazione. I rapporti dei gruppi armati non statali indicano che la continuazione delle politiche aggressive dell’esercito del Myanmar con l’obiettivo spazzarli via produce il mantenimento della sfiducia sia verso il governo che verso l’insieme del processo di pace. La violenza comunale che è iniziata nella parte occidentale dello stato Rakhine nel 2012 si è diffuso in tutto il paese e, come dimostrato dalla crescente popolarità del ha causato una rapida crescita del radicalismo religioso, come dimostrato dall’aumento della popolarità del movimento buddhista 969. La violenza in corso legata al conflitto etnico e comunale ha prodotto solo nuovi rifugiati interni e ha impedito il ritorno di quelli già esistenti ma minaccia di rallentare o di cancellare le riforme positive fatte nel paese. L’aumento della produzione di oppio e del suo commercio è un altro dei risultati contraddittori del processo di pace. Molto deve essere ancora fatto per capire e affrontare alla radice le cause politiche che alimentano questi conflitti. Con l’aumento della integrazione nella comunità internazionale attraverso la presidenza dell’ASEAN nel 2014 il Myanmar è sempre più entusiasta nella volontà di superare i danni provocati da decadi di lunghi conflitti e adeguarsi agli standard internazionali.