15/10/2015
firmato lo storico accordo per il cessate il fuoco con otto gruppi etnici
Un passo fondamentale verso il dialogo politico per porre fine al conflitto più lungo al mondo

Otto gruppi armati delle nazionalità etniche hanno firmato oggi uno storico accordo di cessate il fuoco con il governo birmano, dopo oltre quattro anni di negoziati, che hanno visto l’esclusione di altri gruppi armati.

 “Riteniamo che questo sia il primo passo per la costruzione di una pace sostenibile nel paese” ha dichiarato il Presidente Thein Sein nel corso della cerimonia. Dall’indipendenza ottenuta nel 1948 ad oggi ,il paese è stato vittima di costanti tensioni e conflitti armati. I gruppi che hanno sottoscritto l’accordo comprendono gli eserciti degli Stati Shan e Karen, ma altri sette gruppi si sono rifiutati di sottoscrivere l’accordo e molti altri sono stati esclusi dai negoziati da parte del governo.

Speriamo che gli altri gruppi etnici armati firmeranno prima o dopo l’accordo perché sappiamo che anche loro vogliono la pace” ha dichiarato Saw Kwe Htoo Win,  segretario del Karen National Union l’ala politica del gruppo etnico karen.

"Senza un cessate il fuoco, non possiamo iniziare il dialogo politico e solo i mezzi politici possono risolvere i conflitti civili nel nostro paese ha dichiarato al DPA  per telefono prima della cerimonia. Il governo nei prossimi 60 giorni  inizierà  il dialogo politico anche con i gruppi che non hanno partecipato alla firma. Ha dichiarato Hla Maung Shwe, del Myanmar Peace Centre. Alla cerimonia per la firma hanno partecipato rappresentanti della UE, USA, Norvegia, Giappone e Tailandia e i maggiori partiti politici del paese. La leader del partito di opposizione NLD, Aung San Suu Kyi e Khun Htun Oo del Shan National League for Democracy  sono stati invitati ma non hanno partecipato alla cerimonia ed hanno mandato propri rappresentanti come testimoni. Le otto organizzazioni che hanno firmato l’accordo sono stati rimossi dalla lista delle organizzazioni terroriste e fuori legge, ma i critici dicono che nessuno deiprigionieri politici, compresi i membri di queste organizzazioni sono stati rilasciati.

Anche se i gruppi Shan e Kachin hanno rifiutato di  firmare l’accordo, i negoziati continueranno con loro. I leadr Shan e Kachin hanno  espresso il loro scetticismo  rispetto al fatto che il governo ha escluso dai negoziati alcuni gruppi che sono stati alleati delle nazionalità etniche. Inoltre vi sono forti perplessità sulla reale volontà dell’esercito di  mantenere la parola data. Secondo il The Telegraph, Pechino avrebbe fatto pressioni nei confronti delle organizzazioni armate, presenti lungo il confine tra Cina e Birmania e anche nei confronti del governo birmano, perché non si firmasse l’accordo.  La frontiera infatti non è solo luogo degli insurgenti ma rappresenta un area molto porosa per il commercio delle risorse naturali birmane, come il legname e la giada. Sembra che i cinesi abbiano reagito molto negativamente per il fatto che la Birmania stia cercando di promuovere una maggiore autonomia politica da Pechino. Un fatto emblematico è stato l’invito alla cerimonia dei rappresentanti della UE e del Giappone.



                                                                     



                                    
                                                                              
tradotto da GIUSEPPE DE GREGORIO