Fondamentale la partecipazione delle donne alle prossime elezioni politiche
Un primo passo attraverso un percorso formativo sul ruolo della dimensione di genere e sulla partecipazione delle donne e un dialogo con i rappresentanti della Commissione Elettorale
L’inclusione delle donne nel processo politico ed elettorale è cruciale per tutte le democrazie, da quelle in transizione a quelle sviluppate. Quindi visto che la Birmania sta introducendo le riforme democratiche, il coinvolgimento delle donne nel processo di transizione è fondamentale per la attuazione dei principi democratici. Il Global Women’s Leadership Fund (GWLF) – fondato da USAID -IFES promuove l’empowerment delle donne e la integrazione della questione di genere nei processi di pacificazione e di transizione in atto. Nel quadro di questo programma, vi è una parte dedicata alla formazione per la definizione delle risorse nella democrazia, governance ed elezioni (BRIDGE). A settembre 2013, l’IFES ha condotto un modulo formativo su gender ed elezioni che ha coinvolto 18 rappresentanti delle organizzazioni della società civile e 9 rappresentanti della Commissione per le elezioni (UEC).Il corso si è tenuto a Nay Pyi Taw, presso il centro di formazione dell’UEC sostenuto da IFES. Per la prima volta in Birmania i rappresentanti della società civile hanno lavorato direttamente per definire ,insieme allo staff dell’UEC, le strategie.
Un passo avanti significativo da entrambe le parti. Come risultato le priorità e le raccomandazioni identificate dal gruppo sono state presentate direttamente ai commissari dell’UEC. La formazione ha dato l’opportunità alle organizzazioni locali e alla UEC di capire il ruolo che ciascuno può giocare nel processo democratico, a permesso di costruire rapporti e promuovere la fiducia reciproca. Il Commissario per le elezioni Dr. Daw Myint Kyi ha aperto i lavori e ha discusso l’importanza della partecipazione delle donne nel processo elettorale birmano ed ha sottolineato l’impegno della Birmania nei confronti della Convenzione contro tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW). Durante i tre giorni di formazione i partecipanti, uomini e donne, hanno discusso delle barriere alla partecipazione delle donne e hanno analizzato ciascuna componente del ciclo elettorale. I partecipanti hanno ricostruito il ciclo elettorale concentrandosi sulla parità di genere dalla definizione del quadro legale al periodo post elettorale. A partire da questa analisi il gruppo ha identificato i problemi prioritari che tutti i soggetti interessati devono affrontare. Questi comprendono l’inclusione delle donne nel processo di registrazione degli elettori, l’aumento dell’impegno formativo nei confronti delle donne. Le procedure delle elezioni e l’aumento del ruolo delle donne nei partiti politici. Queste tematiche prioritarie sono state sviluppate ulteriormente e il gruppo ha individuato le strategie che la UEC e le organizzazioni della società civile dovrebbero attuare per affrontare le barriere alla partecipazione, facendo riferimento anche alle donne delle nazionalità etniche, le donne in agricoltura, quelle con disabilità le giovani e le rifugiate interne. Altre strategie discusse hanno riguardato l’aumento del numero delle candidate e la questione delle quote di donne e i sistemi elettorali. Alla fine del percorso formativo, sulla base delle priorità individuate, i partecipanti sono stati divisi in gruppi, che hanno lavorato per la definizione delle componenti di genere che dovrebbero essere inserite nella bozza di piano strategico quinquennale dell’UEC. Il gruppo ha presentato le proprie osservazioni ai commissari UEC insieme a raccomandazioni specifiche per il mainstreaming delle questioni di genere in tutto il piano strategico. Grazie al finanziamento di USAID del programma di assistenza elettorale alle elezioni e ai processi politici, l’IFES lavora con la UEC alla programmazione strategica e al termine del programma del GWLF, si occuperà di formulare l’approccio di genere di questo lavoro. Il presidente dell’UEC U Tin Aye ha chiuso il percorso formativo con un intervento seguito da un dibattito con i rappresentanti della società civile, sottolineando la necessità di collaborare con le organizzazioni della società civile al fine di promuovere nel 2015 elezioni libere ed eque.
In risposta a queste riflessioni la D.ssa Thet Thet Khine dell'Associazione delle donne imprenditrici birmane, riconosciuto che le organizzazioni della società civile devono lavorare insieme e con la UEC per poter raggiungere l’obiettivo di elezioni libere ed eque nel 2015, e che si spera che le lezioni derivanti dalle elezioni del 2012 possano servire da lezione.
"Inizialmente non mi aspettavo molto da questo workshop, perché pensavo di aver molta dimestichezza con le questioni di genere. Comunque in seguito ho trovato che è stato molto interessante, perché abbiamo discusso della questione di genere dal punto di vista delle elezioni. E questa per me, è una esperienza nuova . Con questo workshop ho imparato molto sulle donne in quanto candidate: sulle sfide che devono affrontare e su come superarle. La nostra organizzazione sta dando potere alle donne. E ho imparato il modo con cui condividere questa esperienza. Ho apprezzato non solo l’IFES ma anche la UEC per l’organizzazione di questo modulo”. Visto che il gruppo ha identificato una serie di barriere per l’inclusione delle donne nel processo elettorale e ha sviluppato una serie di proposte pratiche e di punti di azione per tutti gli stakeholders, l’IFES consoliderà le questioni individuate nel workshop e le utilizzerà come punto di riferimento per le altre organizzazioni della società civile.