20/04/2016
La NLD richiede la Riforma del Sistema Sanitario

La Nuove lega per la Democrazia, nel corso della settimana passata, ha pubblicato la sua proposta per l’attuazione di una riforma sanitaria nel paese, che vede come obbiettivo-pilastro il raggiungimento di una Copertura Sanitaria Generale(UHC) entro il 2030. Nel frattempo continua il dialogo fra i ministeri di salute, lavoro, immigrazione e popolazione per stabilire i servizi che dovranno avere  la priorità in base ai criteri di entità della malattia, di efficacia dei costi e di disponibilità delle risorse.

Il governo dovrà, quindi, innanzitutto, dividere la popolazione in gruppi in base ai servizi a cui avranno diritto e alla condizione socio-economica. I gruppi, secondo una prima analisi, saranno tre:  i poveri e vulnerabili, i non poveri informalmente, e il settore formale. Il primo avrà diritto ad una copertura totale  o parziale per i servizi riguardanti la salute riproduttiva, la nutrizione materna e le malattie trasmissibili e non; agli altri due , invece, sarà imposto un contributo, obbligatorio o volontario, per beneficiare dei servizi.

Un primo pacchetto base di servizi destinati al primo gruppo dovrebbe essere pronto già nel 2020, nella prima fase di avviamento dell’UHC.

Questa riforma rappresenta una grande sfida per il paese, considerando, soprattutto, che all’interno dell’ ASEAN è il paese che ha l’aspettativa di vita media più bassa: con 282 morti ogni 100.000 nati vivi, proprio a causa della fragilità del sistema sanitario ed alla totale mancanza di accessibilità ai servizi sanitari essenziali e ad interventi di qualità.

Migliorare l’accessibilità ai servizi medici sarà dunque la chiave per risollevare gli standards sanitari del paese, e, come ha riferito Kanchana Thornton del Burma Children Medical Fund “ Aiutare i malati delle zone rurali offrendo loro i farmaci necessari per evitare l’aggravamento della loro condizione durante il tragitto verso gli ospedali dove riceveranno le cure di cui hanno bisogno”.

Altre importanti sfide sono rappresentate dall’ottenimento di fondi – combinando i contributi provenienti dall’interno e dall’esterno –, lo sviluppo di un quadro normativo forte ed infine una riforma a livello d’ufficio all’interno del Ministero della Salute o, in alternativa, la creazione di un corpo di controllo del quadro normativo.  

                                                                                 

                                                                     



                                   
                                                                              
tradotto da GIUSEPPE DE GREGORIO