Il Presidente dell’INTERPOL, i capi delle polizie di Cina, Russia, Australia e dei paesi Asean, brindano con la giunta militare criminale birmana, invece di perseguirla.

COMUNICATO STAMPA

 

Il Presidente dell’INTERPOL, i capi delle polizie di Cina, Russia, Australia e dei paesi Asean, brindano con la giunta militare criminale birmana, invece di perseguirla.

 

 

ITALIA-BIRMANIA.INSIEME denuncia il silenzio  nel quale si è conclusa oggi in Birmania/Myanmar, la 42° Conferenza ASEANPOL, che ha visto tra gli ospiti  d’onore il Presidente dell’INTERPOL , Ahmed Naser Al Raisi, i capi delle polizie dei Paesi ASEAN, di Russia Australia e Cina.

 

Sono andati nella tana del lupo e hanno brindato con la giunta criminale.  Non ci si potrebbe credere, invece è  andata proprio così.

 

In questi quasi quattro anni, mentre il mondo continua a chiudere gli occhi, facendo finta che le due più grandi dittature del mondo non stiano contribuendo a divorare un paese intero,  la giunta  militare birmana, che ha perso  il controllo della maggiorparte del territorio, continua a perpetrare  crimini di guerra e contro l’umanità, denunciati dalla Corte Internazionale di Giustizia  e dall’ONU.

Oltre 50.000 sono i morti; Oltre 3.456.600 i rifugiati interni.  Ogni giorno oltre 100 attacchi aerei su civili, mentre i centri delle truffe informatiche proliferano e  il Myanmar è diventato il primo esportatore di oppio al mondo. 

 

Mentre a Napidaw  INTERPOL, Asean, Australia, Cina e Russia brindano con i generali genocidi, la Financial Action Task Force (FATF), che guida l'azione globale per contrastare il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e della proliferazione delle armi da fuoco, continua a inserire la Birmania/Myanmar tra i paesi a più alto rischio e invita “tutti i membri e tutte le giurisdizioni ad applicare una due diligence rafforzata e, nei casi più gravi, ad applicare contromisure per proteggere il sistema finanziario internazionale dai rischi”.

 

Ciò nonostante, i paesi ASEAN,  l’INTERPOL , Cina e Russia e Australia si sentono autorizzati ad ignorare tali indicazioni, sperando che il mondo continui a chiudere gli occhi e accetti le elezioni illegali che si terranno nel 2025 finalizzate ad una normalizzazione della dittatura.

 

Come è possibile che i 196 paesi membri di Interpol, tra cui l’Italia  accettino  in silenzio la scelta dell’INTERPOL che dovrebbe  “lavorare per rendere il mondo un posto più sicuro”’?.

 

Questa stratgegia è guidata dall’ASEAN, che ha accolto un rappresentante senior della giunta ai suoi Summit, ha partecipato il 9 ottobre, al 18° incontro dei capi della marina militare ASEAN  tenutosi a Naypyidaw in Myanmar,  raddoppiando  la sua inazione a sostegno della democrazia e riconfermando  il dannoso Five-Point Consensus (5PC).

Scelte che sono  un insulto al popolo del Myanmar, che rifiuta qualsiasi negoziato con la giunta criminale, fino a quando i militari non accetteranno di fare un definitivo passo indietro.

 

ITALIA-BIRMANIA.INSIEME chiede con urgenza un chiarimento da parte di INTERPOL, e chiede al governo italiano e alla UE di sostenere attivamente con progetti mirati a incentivare le diserzioni, a sostenere l’opposizione demorcatica e a impedire una inaccettabile normalizzazione di un regime autoritario e militare.