27/12/2015
le miniere di giada causano ancora decine di morti. Un'altra frana seppellisce decine di persone
il settore minerario ancora in mano ai militari è una fabbrica di gravissimi incidenti

Decine di persone sono state uccise a seguito di una nuova frana avvenuta nel cuore della zona mineraria che estrae giada.

L’incidente è avvenuto venerdì 25 nel distretto di Hpakant, nello Stato Kachin ad oltre 1,000 chilometri (621 miglia) da Rangoon, la più grande città, ex capitale del paese, vicino ad una zona soggetta a scontri armati tra l’esercito e i guerriglieri Kachin.

Un altro incidente simile era avvenuto nella stessa zona lo scorso mese quando una enorme collina di scarti della miniera di giada era franata a valle coprendo letteralmente un villaggio abitato da persone che gestivano piccoli scavi indipendenti. In quella occasione per lo meno 114 furono le vittime. Questo tipo di disastri sono comuni nelle aree delle miniere dove migliaia di persone si arrabattano per trovare piccole quantità di giada. La Birmania infatti possiede i più grandi depositi di giaedite al mondo, una varietà molto apprezzata in Cina. Ad ottobre l’ONG Global Witness ha pubblicato i risultati di una ricerca durata 12 mesi e che ha riguardato il settore della giada, nella quale si afferma che gli utili derivanti dalla sua estrazione hanno sono arrivati a 31 miliardi di dollari nel 2014, pari a  quasi metà del PIL birmano. Il rapporto dichiara inoltre che proprio alcune settimane prima delle storiche elezioni, il commercio della giada “era controllato dalle élite militari, e che gli Usa tengono sotto sanzione, i signori della droga, le imprese di amici della ex giunta, che il nuovo governo dice di aver consegnato al passato”.



                                                                     



                                    
                                                                              
tradotto da GIUSEPPE DE GREGORIO