17/09/2016
OBAMA CANCELLERA' LE SANZIONI ECONOMICHE VERSO LA BIRMANIA
l'annuncio in un incontro tra Obama e Aung San Suu Kyi alla Casa Bianca

In un incontro alla Casa Bianca con il Presidente Barak Obama, Aung San Suu Kyi  ha chiesto agli USA di cancellare le sanzioni economiche ancora in vigore nei confronti del suo paese.

E’ il momento giusto per farlo, in modo da garantire che il popolo birmano percepisca un la ricompensa che deriva da un nuovo modo di fare business e da un nuovo governo” ha dichiarato Obama.

Dopo la vittoria dell’NLD, Washington ha valutato attentamente se attuare una ulteriore riduzione delle sanzioni e come promuovere una normalizzazione delle relazioni con il paese vittima per decenni di una dittatura militare.

Riteniamo che sia arrivata l’ora di rimuovere tutte le sanzioni che ci penalizzano economicamente” ha sottolineato Suu Kyi, ringraziando  anche il Congresso che, attraverso le sanzioni  ha sostenuto negli anni la Birmania, così da fare pressione  sulla giunta per l’apertura del percorso di democratizzazione.

Il presidente Obama e la Consigliere di Stato birmana ASSK, si sono impegnati a collaborare sui seguenti punti:

  • Revoca dell’Emergenza Nazionale e dell’Ordine esecutivo sul programma di sanzioni.
  • Impegno congiunto a proseguire la collaborazione sulle restanti sfide: rafforzamento dello Stato di Diritto, rispetto dei diritti umani, lotta al traffico di esseri umani, alla corruzione, il lavaggio di denaro sporco e contro le attività di narcotraffico.
  • Valorizzazione degli impegni economici bilaterali. Scambio di opinioni su leggi e comportamenti che influiscono sugli investimenti bilaterali e sugli investimenti esteri, sui contenuti un accordo bilaterale di alto livello sugli investimenti.
  • Nel riconoscere il ruolo delle piccole imprese nel sostegno ad una crescita economica inclusiva, gli USA sottoscriveranno un prestito oltre10 milioni di US$ nei confronti di cinque istituzioni del micro-credito per crediti alle piccole imprese birmane impegnate nell’accesso al cibo a promuovere opportunità di lavoro per le comunità locali.
  • Aumento della sicurezza sanitaria. Nel 2017 la Birmania pubblicherà la Joint External Evaluation per la valutazione della capacità nazionale di prevenire, individuare e rispondere alle minacce derivanti dalle malattie infettive.
  • Rafforzamento dell’insegnamento della lingua inglese, con la formazione di 1500 insegnanti l’aumento del 50%del sostegno formativo a studenti che vogliono studiare negli USA e lancio di un nuovo programma di scambio per i leader sui temi della governance democratica.
  • l’arrivo di un primo gruppo di volontari di Peace Corps per la formazione di insegnanti di lingua inglese e l’insegnamento agli studenti delle scuole medie e superiori.

In vista della riunione tra i due leader, la Casa Bianca aveva emesso un comunicato nel quale si affermava il reinserimento del paese, a partire dal novembre 2016,  nel Sistema di Preferenze Generalizzate (SPG), la cancellazione delle sanzioni nei confronti  delle imprese di stato e delle banche di stato. Alcune restrizioni verranno mantenute tra cui la proibizione di visti di ingresso per i militari birmani .[1]

La Birmania era stata rimossa dall’ SPG nel 1989, dopo la repressione delle manifestazioni per la democrazia. La cancellazione delle sanzioni e il reinserimento del paese nell’SPG produrrà un incentivo per la promozione di investimenti e di collaborazioni tra imprese  organizzazioni no profit . Questa decisione, però, non è stata accolta favorevolmente dalle  alcune organizzazioni della società civile, tra cui Human Rights Watch che ha dichiarato come “ fare affari con i militari birmani e le loro imprese, ed i loro amici e i cosiddetti cronies che si sono arricchiti durante i decenni della dittatura, non è la cosa giusta da fare”.

Aung San Suu Kyi è stata criticata per aver fatto troppo poco nell’affrontare il problema dei Rohingya.



[1] https://www.treasury.gov/resource-center/sanctions/Programs/Documents/burma.pdf