Stanziati nuovi fondi per il Ministero della Difesa

È stata approvata , dal Parlamento, la manovra per apportare un aumento di capitale al bilancio del Ministero della Difesa nell’anno fiscale 2016-2017.

È previsto un nuovo stanziamento di fondi da destinare ai salari dell’Esercito, all’operatività e all’approvvigionamento delle fabbriche di proprietà della Myanmar Economic Corporation, gestita dal Ministero della  Difesa.secondo Secondo quanto affermato anche dall’esponete della Camera Bassa U Aung Min,per compensare a questa spesa,non si verificheranno tagli agli altri Enti  .

I fondi equivarranno a 1,3 trilioni di Kyat ($1 Mld), da cui sono stati tagliati, prima della approvazione, 69 Mln di Kyat ($52 Mln).

Il Ministero della Difesa è l’unico che fino a questo momento non ha registrato nessuna riduzione di bilancio, a differenza di quanto è già avvenuto per gli’Interni e per la Central Bank of Myanmar. A Gennaio, infatti, ancora durante il governo dell’USDP, era stato approvato un bilancio preventivo pari a $17,5 Mld.

Più del 14% dei fondi sono stati utilizzati e la recente proposta approvata dal Parlamento apporterà nuove finanze per $75Mln da utilizzare entro la fine di Marzo.

È stato, invece, fortemente criticato il taglio alle finanze del Ministero dell’Interno, che ha visto , come unico fondo in suo favore nell’anno in corso, quello destinato alla messa a norma delle prigioni, imposta dalla Commissione per i diritti umani. A tal proposito U Aung Min ha detto “Dobbiamo limitare le spese, ove possibile, gli altri ministeri dovranno attendere il prossimo anno, al momento ci stiamo focalizzando sulle spese necessarie”.

Il Ministero degli Interni aveva presentato un bilancio preventivo di $27Mln, a cui sono stati tagliati $7 Mln, così come la Central Bank of Myanmar a cui sono stati tagliati $40 Mln su un bilancio di $98 Mln. Non ci sono state richieste, invece, né da parte dell’Ufficio del Presidente, né dall’Ufficio del Consigliere di stato, né dal Ministero per gli Affari Etnici.

La commissione per lo stanziamento dei fondi pubblici prende in considerazione per la valutazione fattori come il  termine di realizzazione del progetto – se il progetto sarà di competenza dell’anno fiscale in corso -, la veridicità delle spese proposte, e i benefici che il progetto potrebbe arrecare alla popolazione.

Per quanto riguarda la revisione dei bilanci, sono incaricati due comitati, uno per conto del governo e un altro, retto dal vice-presidente, per conto degli Stati autonomi; la revisione finale viene effettuata da una commissione condotta dal presidente, che riesamina tutte le proposte per sottoporle, finalmente, al Parlamento.