L’ONU chiede alla Birmania di rilasciare tutti I prigionieri politici prima delle elezioni.
18 Mar 2009 2:10p.m.
Il rappresentante ONU per I diritti Umani in Birmania ha chiesto urgentemente alla Birmania di rilasciare tutti I prigionieri politici prima delle elezioni in programma per l’anno prossimo. Il Relatore speciale ONU Tomas Ojea Quintana ha rivolto questo appello nel corso dell’aggiornamento del Consiglio per I Diritti umani sulla Birmania a seguito della sua visita in Birmania lo scorso mese. Più tardi in una conferenza stampa Quintana ha dichiarato che ha chiesto nuovamente al governo birmano di cominciare ad attuare le sue raccomandazioni in particolare la riforma della legislazione nazionale, fare progressi sul rilascio dei prigionieri politici , riformare le forze armate e la polizia in accordo con la legislazione sui diritti umani e creare un sistema giudiziario imparziale ed indipendente. Quintana ha accolto positivamente la volontà del governo birmano di dialogare con lui nel corso della sua visita a febbraio, un cambiamento rispetto ai suoi predecessori ed ha sperato che il cambiamento del governo possa anche rivolgersi alle forze politiche del paese. Quintana ha dichiarato ai giornalisti che se il governo birmano vuole che le elezioni vengano considerate come significative deve iniziare a rispettare i diritti umani. In particolare ha chiesto che vengano liberati i prigionieri politici prima del 2010 e che è stato molto chiaro con il Procuratore Generale per quanto riguarda i 400 prigionieri politici che hanno ricevuto pene pesantissime in violazione della legislazione internazionale sui diritti umani.
Maung Maung intervistato dall'ITUC
Articolo di Francis Wade
Articolo di Cecilia Brighi
Articolo di Neyn Chan
Articolo di Marwaan Macan-Markar
Articolo di Bertil Lintner
Uccisioni , stupri e distruzione dei villaggi.
Articolo di Khin Oo Thar
Articolo di KO HTWE
Articolo di Naw Noreen
Articolo di David Pilling
una affollata manifestazione si è tenuta il 4 gennaio scorso a sostegno della democrazia di fronte alla sede dell'NLD
Le autorità birmane dovrebbero sostenere il cambiamento della costituzione e per un controllo civile sui militari
terminato il secondo round negoziale, i prossimi incontri, si spera definitivi si teranno nel mese di giugno
Preoccupazioni per la sopravvivenza dei rifugiati
Folle di buddisti hanno attaccato con sassi contro sedi e abitazioni di operatori internazionali che sono stati fatti evacuare
l'esercito birmano è accusato di ripetute violenze sessuali e stupri usati come pressione
anni di denunce inascoltate per i danni subiti dalla grande miniera di stagno e tungsteno nella zona di Dawei
Hanno chiesto con urgenza al Consiglio di Sicurezza ONU l'embargo delle armi verso la Birmania
8 Ottobre ore 17:00 Link University Roma
'Pulizia etnica' dei musulmani in Myanmar. Intervista a Phil Robertson (HRW) e pareri ONUrighi
alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina a Cardinale: Un appello per la pace
Irrisolta la confisca delle terre anche dal nuovo governo semi civile
Ospite d'onore il primo cardinale cardinale birmano S.E. CHARLES MAUNG BO
condannato a 25 anni di carcere nel 2003 e liberato nel 2010 serve al governo birmano per la sua campagna contro i mussulmani Rohingya.
Rapporto del Consiglio ONU per i Diritti Umani
Justice for Myanmar denuncia la decisione e chiede il ritiro del premio
Gli USA mollano ad una ASEAN debole e divisa una impossibile soluzione