28/08/2009
30.000 sfollati e la Cina “rimprovera” la Birmania
Articolo di Francis Wade

Democratic Voice of Burma – Circa 30.000 rifugiati hanno varcato il confine entrando in Cina, secondo una stima delle Nazioni Unite, dopo che i combattimenti tra le truppe birmane e i gruppi che avevano siglato il cessate-il-fuoco avevano portato ad uno dei rari avvertimenti da parte del Ministro degli Esteri cinese.                  

Un portavoce dell’UNHCR ha detto oggi che, negli ultimi giorni, tra i 10.000 e i 30.000 civili hanno lasciato lo Stato Shan per rifugiarsi in Cina.   

I combattimenti sono scoppiati tra l’esercito e il gruppo Kokang ieri, dopo che da settimane la tensione stava aumentando.                 

Il gruppo Kokang ieri ha attaccato un posto di polizia vicino alla città di Laogai, nei pressi dei confini con la Cina, uccidendo un poliziotto e ferendone due.              

Al gruppo Kokang si è aggiunta la United Wa State Army, il più vasto gruppo birmano tra quelli che avevano siglato un cessate-il-fuoco, e che era in tregua con il governo da vent’anni.              

Oggi il Ministro degli Esteri cinese ha emesso un comunicato in cui si chiedeva con urgenza alla Birmania di “occuparsi in modo opportuno dele questioni interne per salvaguardare la stabilità regionale sul confine Cina-Birmania”.

“Richiediamo anche alla Birmania di proteggere la sicurezza e i diritti dei cittadini cinesi in Birmania” ha dichiarato il portavoce Jiang Yu nel comunicato.              

La Cina è un alleato chiave della Giunta, e raramente opera critiche sulle questioni interne del vicino.               

La massa di rifugiati che si è riversata in Cina tuttavia, insieme alla notizia che l’esercito birmano ha aperto il fuoco oltreconfine uccidendo un militare cinese, ha creato un raro momento di attrito tra i due Paesi.               

“Siamo stati informati che le autorità locali nella Provincia dello Yunnan hanno già provveduto ai rifugi d’emergenza, al cibo e alle cure mediche per i rifugiati” ha dichiarato il portavoce dell’UNHCR Andrej Mahecic.              
Fonti locali riferiscono che un certo numero di civili è anche sfollata verso la parte interna dello stesso Stato Shan. 



(Puoi leggere l'articolo in originale su Democratic Voice of Burma)


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