Documento 1/2: il Karen Human Right Group denuncia la gravissima situazione dello Stato Karen
Pubblichiamo due importanti documenti che testimoniano la grave situazione interna della Birmania e le persistenti violazioni dei diritti umani, I due documenti, che puoi trovare in allegato, in due diverse pagine, sono a firma del Karen Human Right Group e del sindacato birmano clandestino (FTUB).
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A
Novembre prossimo il Consiglio di Amministrazione dell'ILO dovrà
discutere ulteriori misure nei confronti della giunta militare
birmana che continua a violare la Convenzione ILO sul lavoro forzato.
Si spera che questa volta i governi, tra cui quello italiano e la UE,
sostengano la proposta dei lavoratori di chiedere un parere consultivo
urgente alla Corte Internazionale di Giustizia su tali violazioni, in
ottemperanza a quanto previsto dall'accordo tra ILO e ONU che prevede,
secondo l'Art.XX di poter ricorrere alla Corte di Giustizia, che è il
più alto tribunale ONU, in caso di violazione di una convenzione.
All' ILO, al contrario del Consiglio di Sicurezza, non vi è diritto di
veto. Pertanto se i lavoratori e gli imprenditori dell'ILO e se i
governi degli stati democratici si dichiarassero a favore si potrebbe
utilizzare questo importante strumento per avere in tempi rapidi un
parere consultivo sicuramente favorevole, vista la mole della
documentazione che dimostra tale violazione a partire dalla non
attuazione delle raccomandazioni della Commissione di Inchiesta ILO.
Commissione che tra l'altro ha dichiarato il lavoro forzato un crimine contro l'umanità.
In allegato le ultime testimonianze raccolte sui casi di lavoro forzato in Birmania.
I
documenti allegati testimoniano come il lavoro forzato, la confisca
delle terre, la violazione dei diritti dei lavoratori siano a tutt’oggi
estremamente diffusi in Birmania a scopi militari e per la
coltivazione nelle piantagioni.
(Segue la sintesi del report del KHRG. Per leggere quello del sindacato birmano clandestino clicca qui)
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Documento 1: Il Documento del Karen Human Rights Group
Il
documento presentato dal KHRG Karen Human Right Group denuncia la gravissima situazione nello Stato Kareno dove gli abitanti delle zone
rurali e dei villaggi controllati dall’SPDC e dalle milizie alleate:
la Democratic Karen Buddist Army (DKBA), al servizio della giunta,
continuano ad imporre il lavoro forzato, anche per la scarsità di fondi
che l’esercito centrale fornisce per la logistica delle truppe sul
campo.
La
presenza militare della giunta, anche in vista delle elezioni del 2010,
si sta espandendo nello Stato Kareno con conseguenti gravissime
violazioni dei diritti umani che causano la fuga di migliaia di persone
in Thailandia.
Spesso
il lavoro forzato viene imposto tramite documenti scritti. 75 di questi
documenti ufficiali emessi dai battaglioni dell’esercito birmano e
dalla DKBA vengono riportati in allegato. Ma proprio per evitare la
circolazione di prove scritte, sempre di più il lavoro forzato viene
imposto verbalmente. I capi villaggio vengono obbligati a partecipare
a riunioni nelle quali le autorità militari e delle milizie presentano
le richieste di lavoro forzato. Dei 75 documenti 44 di questi
chiedono ai capi villaggio di partecipare alle riunioni, 33 documenti
sono stati presentati dall’SPDC e 11 dalla DKBA.
Gli ordini scritti
sono spesso accompagnati da minacce implicite e esplicite. I documenti vanno dall’Agosto 2008 al Giugno 2009.
I documenti testimoniano come le autorità locali nello stato Kareno, e
le milizie ad esse collegate, ordinano il lavoro forzato, l’obbligo di
dare risorse finanziarie, cibo e alcool, la produzione e il trasporto
di pali, il lavoro forzato come messaggeri e portatori per l’esercito,
la manutenzione e la riparazione delle strade etc.
I documenti ufficiali
minacciano esplicitamente la vita degli abitanti dei villaggi. Alcuni
dei capi villaggio hanno dichiarato che se non avessero ottemperato
agli ordini dei militari questi avrebbero mandato i soldati ad
arrestare i cittadini per obbligarli a fare i portatori per l’esercito.
Un capo villaggio ha dichiarato che i membri dell’DKBA avrebbero
bruciato le case dei villaggi in caso di opposizione.
I 75 documenti sono stati emessi dall’SPDC e dal DKBA nei distretti di Papun, Pa’an e Thaton.
Cecilia Brighi
03 Settembre 2009